Grandi successi per Rohlik, l’e-merchant alimentare ceco, entrato da poco in Italia, a Milano, con il nuovo marchio Sezamo. L’anno fiscale, sommando Repubblica Ceca, Ungheria, Austria e Germania, si è chiuso con più di 1 milione di clienti attivi, quasi 10 milioni di ordini e 490 milioni di euro di ricavi netti.

Sono risultati dovuti a molti fattori, a partire dalla formula: non solo commercio elettronico, ma anche consegna rapida a domicilio (massimo 90 minuti) e con logistica propria.

Una promessa è una promessa

«Gli ultimi 12 mesi sono stati eccezionali – ribadisce il fondatore e amministratore delegato Tomas Cupr -. Con un Nps (Net promoter score, indice di soddisfazione del cliente, ndr.) di oltre 70 in tutti i mercati e tassi di fidelizzazione impressionanti, abbiamo la prova di avere tenuto fede alla nostra promessa: aiutare gli europei a mangiare e vivere meglio».

La variazione del giro d’affari, nell’anno mobile maggio 2021-aprile 2022, è stata del 53% mentre l’Ebitda, in positivo dal 2018 nella Repubblica Ceca, si avvia a diventarlo – nel prossimo esercizio - anche nelle altre nazioni.

A luglio 2021, inoltre, Rholik ha incassato 100 milioni di euro con un round di serie C, un’operazione che l’ha reso la prima unicorn ceca, con un valore 1 miliardo di euro.

E i prodotti? «Nell’anno mobile abbiamo consegnato quasi 200 milioni di articoli ai nostri clienti – spiega Cupr -. Il nostro supermercato virtuale ha più di 17.000 referenze e una gamma tale da renderlo, potenzialmente, un interlocutore unico per la spesa di ogni giorno».

Da Milano a Bucarest

Lavori in corso: lo scorso anno Rohlik ha lanciato il nuovo sito Knuspr.de, che al momento opera in tre città chiave, cioè Monaco di Baviera, Francoforte e Amburgo.

Nelle prossime settimane sono in cantiere altre novità, per esempio in Romania e poi in Spagna. Qui il gruppo, entrato da pochissimo grazie all’acquisizione di Ulabox.com, ha in programma, sempre con il nome di Sezamo, di presidiare Madrid e Barcellona.

E in Italia e Romania? Il piano è ambizioso e mira, per il secondo trimestre 2022, a toccare 2,5 milioni di famiglie tra Milano e Bucarest. Anzi il nostro Paese, ha detto Cupr, dovrebbe essere il secondo mercato ‘estero’ più grande, alle spalle della Germania.

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