di Luca Salomone

Piano draconiano per i lavoratori di Tesco, che ha annunciato 2 mila licenziamenti fra i ‘team leader’ del personale di negozio, i quali saranno rimpiazzati da 1.800 persone con stipendi inferiori. Questo per quanto riguarda i punti vendita di maggiori dimensioni. Una simile decisione era già stata presa nel 2019, quando il gruppo aveva dato il via alla riorganizzazione di 350 supermercati.

Chiudono anche i banchi assistiti

Nel mega licenziamento – ma Tesco ha promesso di voler ricollocare le persone in azienda - rientrano anche gli operatori dei banchi dei freschi, banchi che verranno chiusi il 26 febbraio.

“Negli ultimi anni – si legge nella nota ufficiale – si è verificato un netto calo della domanda presso la gastronomia assistita. Per i consumatori i banchi non costituiscono più un motivo sufficiente per frequentare i punti vendita e fare acquisti, acquisti che, peraltro, vengono soddisfatti dai corrispondenti reparti a libero servizio. Tuttavia, là dove sarà possibile, continueremo a offrire una buona esperienza di acquisto di alimenti freschi, avvalendoci di terze parti”.

Inoltre, a corollario, Tesco ha deciso di chiudere 8 farmacie, minate dalla concorrenza di negozi specializzati compresi nel raggio di un miglio (1.600 metri). In questo caso è prevista la ricollocazione dei lavoratori notturni in ruoli diurni.

Atri tagli sono allo studio per il personale della sede centrale di Welwyn Garden City, nella contea dell’Hertfordshire (Inghilterra centrale) mentre sarà dismesso completamente il Tesco maintenance national operating center (Noc) di Milton Keynes (Buckinghamshire, sud est dell’Inghilterra), ossia il centro tecnico per la manutenzione della rete.

Acquisizione con 800 disoccupati

Sempre sulla stessa linea si colloca l’acquisizione dell’insegna di cartolerie Paperchase. La catena, che ha 125 punti vendita in Gran Bretagna e Irlanda versa in difficoltà da almeno un anno e si trova in amministrazione giudiziaria. Tesco ha rilevato il brand, che troverà posto sui lineari, ma non i Pdv e dunque 800 persone corrono il rischio della disoccupazione.

Tesco conta oggi, secondo Statista, 4.074 indirizzi in Gran Bretagna (erano 3.968 nel 2019) che diventano 4.752 a livello mondiale contro i 6.993 di tre anni fa.

La rete estera è oggi limitata a Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia. Negli anni, infatti, il retailer britannico è uscito da 7 nazioni, tra le quali Usa, Francia, Polonia ed Est asiatico.

Il fatturato netto consolidato nel 2021/22, è cresciuto da 53,4 a 54,8 miliardi di sterline, come si legge nei risultati preliminari dell’aprile scorso.