Dati molto positivi per Amadori: il 2014 si chiude con un fatturato complessivo pari a 1 miliardo e 284 milioni di euro, un risultato d’esercizio netto pari a 37,7 milioni di euro, un margine operativo lordo di 129 milioni di euro, che supera il 10% del fatturato, e una quota di mercato che si riconferma intorno al 30% sul totale delle carni avicole in Italia.

Significativi gli investimenti realizzati nel 2014, sopra i 30 milioni di euro: tra questi spiccano gli interventi nello stabilimento di Cesena, dove, nel corso del 2014, sono state completate due nuove strutture (lo stabilimento per la lavorazione dei sottoprodotti e il biodigestore anaerobico), e dove è attualmente in corso di realizzazione una nuova sala taglio di circa 7.000 mq, che sarà pronta nel 2016.

“Il 2014 è stato per noi uno degli anni più positivi dall’inizio della crisi economica generale - commenta il vicepresidente, Flavio Amadori. – Con questi risultati vogliamo consolidare la nostra posizione e generare risorse per continuare nel nostro percorso di crescita: per questo abbiamo messo a punto un piano di sviluppo che prevede oltre 250 milioni di euro di investimenti nei prossimi 5 anni lungo tutta la filiera, dai mangimifici agli allevamenti, dagli stabilimenti alla logistica”.

“Visto il calo generale dei consumi di carne in Italia nel 2014 (-3% a volume, fonte Nielsen) e un mercato avicolo sostanzialmente stabile (+1%, fonte Unaitalia) possiamo ritenerci ancora più soddisfatti dei risultati raggiunti – dichiara Carlo Prevedini, consigliere delegato –. Grazie a un importante gioco di squadra e a decisioni strategiche rilevanti siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo posti: migliorare e stabilizzare la redditività, ridurre i costi e l’indebitamento. I risultati ottenuti ci confermano che siamo sulla buona strada”.