Autogrill approva il bilancio di esercizio 2012 e conferma lo spin off della divisione WDF che sarà quotata alla Borsa di Milano.

Intanto i risultati. Il consolidato ha chiuso con ricavi per oltre 6 miliardi, in crescita del 4% (-0,1% a cambi costanti) rispetto ai 5,8 del 2011. La strategia di internazionalizzazione, intrapresa da anni, ha portato il gruppo a essere sempre più competitivo a livello globale.

Il 2012 è stato caratterizzato dal rafforzamento del business aeroportuale e dallo sviluppo nei Paesi emergenti. I risultati più significativi di questa attività sono stati molteplici. Nel travel retail l’aggiudicazione delle gare negli aeroporti spagnoli, l’ingresso in Germania e Brasile, nella ristorazione l’entrata in Turchia ed Emirati Arabi.

L’Ebitda consolidato è stato di 589,9 milioni, in calo del 4,4% (-8,4% a cambi costanti) rispetto ai 617 milioni del 2011. L’utile netto presenta un cedimento fino a 96,8 milioni, rispetto ai 126,3 del 2011 (che però includeva proventi non ricorrenti per 8 milioni derivanti dalla cessione del settore Flight).

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2012 è stata di 1.494,7 milioni, in miglioramento di 58,1 milioni.

I soci di Autogrill hanno anche approvato il progetto di scissione parziale proporzionale di Autogrill spa in favore della società interamente posseduta World Duty Free.

“L’approvazione del progetto di scissione è una conferma della valenza industriale dell’operazione e, più in generale, della fiducia riposta nelle iniziative che il management ha, anche in questi anni difficili, sempre cercato di porre in essere per cogliere opportunità di innovazione e cambiamento”, dichiara Gilberto Benetton, presidente di Autogrill. “Sono fiducioso che la costruzione di due distinti player, entrambi leader nei loro settori d’attività, la ristorazione nei canali del viaggio e il travel retail aeroportuale, potrà portare a una nuova e importante fase di crescita e a un’ulteriore creazione di valore per tutti gli azionisti”.

L’assemblea di WDF, di cui Autogrill è azionista unico, ha approvato la quotazione delle azioni sul mercato telematico azionario, organizzato e gestito da Borsa Italiana.

Il senso della scissione è di separare la ristorazione, più in affanno, dal retail, per dare un posizionamento preciso alle attività puramente commerciali, specie per quanto riguarda attività mirate a una maggiore capillarità sul territorio e più vicine al consumatore e alle sue esigenze quotidiane. E questo trova una conferma sia nella cessione a Rinascente del Fondaco dei Tedeschi di Venezia, e dunque del relativo progetto di centro commerciale, sia nel ventilato e più che probabile passaggio della Benetton Tower di Roma Via del Corso, progettata da Massimiliano Fuksass, al gruppo svedese H&M.