Barry Callebaut, multinazionale elvetica specializzata nei prodotti a base di cioccolato e cacao di alta qualità con 6,1 miliardi di euro di ricavi, ha firmato un accordo per rilevare D'Orsogna dolciaria di San Vito chietino (CH) azienda italiana B2B a conduzione familiare, riconosciuta come fornitore leader in Europa di soluzioni per decorazioni e inclusioni, principalmente per gelati, lattiero-caseari e panetteria.

Con questa acquisizione Barry Callebaut diventerà uno dei leader e potrà estendere la propria offerta di decorazioni ad amaretti, meringhe, biscotti, glasse, topping e inclusioni per gelati, yogurt e snack.

Nel 2016 D'Orsogna dolciaria ha venduto circa 12.000 tonnellate di prodotti, con un fatturato pari a 52 milioni di euro. L'azienda abruzzese opera grazie a tre modernissimi stabilimenti in Italia, India e Canada e impiega circa 300 dipendenti.

Il gruppo Barry Callebaut, a sua volta, gestisce più di 50 impianti produttivi nel mondo, conta 10.000 dipendenti a livello internazionale e rifornisce tutto il settore alimentare, a partire dai grandi produttori fino agli utenti artigianali e professionali come cioccolatieri, pasticceri, fornai, hotel, ristoranti e società di catering.

Spiega Antoine de Saint-Affrique, amministratore delegato di Barry Callebaut: “Questa acquisizione si inquadra perfettamente nella nostra strategia di ‘crescita intelligente’ e ci permetterà di accelerare lo sviluppo del nostro settore specialità e decorazioni. D'Orsogna porta con sé un bagaglio unico di competenze ed esperienza che ci consentiranno di offrire ulteriore valore aggiunto ai produttori alimentari e ai clienti gourmet, specialmente nei segmenti del gelato e dei prodotti lattiero-caseari”.

Conclude Valerio D'Orsogna: “Il nostro accordo con Barry Callebaut è strategico per mantenere e rafforzare la competitività interazionale dell’azienda. D'Orsogna manterrà il suo marchio e la sua presenza in Abruzzo. Sono orgoglioso di portare nuove risorse nella regione in cui sono nato e dove la mia azienda è cresciuta e mi occuperò personalmente di supervisionare il processo di integrazione”.