Un anno difficile per il settore della cartoleria e cancelleria: tra lockdown, chiusura delle scuole e dei negozi nei primi mesi della pandemia, la flessione delle vendite al dettaglio è stata ampia e ha toccato il 70% nel solo segmento degli zaini e astucci. Un’emorragia compensata, in parte, dalla crescita del commercio elettronico.

Carioca, la storica azienda di Settimo Torinese, nata come Universal a metà degli anni Cinquanta, è comunque riuscita a superare il momento, non solo gestendo l’impatto del Covid-19 sull’impresa e sul proprio staff, di circa 110 persone, ma uscendone potenziata.

Il fatturato consolidato ha raggiunto 29,6 milioni di euro, con un incremento dell’8%, mentre Carioca Italia è salita di 12 punti, fino a 25 milioni. Raddoppiato l’Ebitda, a 2,8 milioni.

Il canale digitale ha visto moltiplicarsi per due il proprio peso sul giro d’affari, mentre le vendite in volume sono triplicate, anche grazie all’ottimizzazione della gestione della piattaforma tecnologica e logistica, ma soprattutto per merito di una diversificazione della proposta dedicata alle attività da svolgere a casa.

L’export vale oggi, per la società torinese, oltre l’85% dei ricavi e conferma il posizionamento internazionale di un’azienda che ha saputo coniugare tradizione, avanguardia tecnologica e apprezzamento del made in Italy, anche nel mercato del disegno e della pittura.

Oggi sono 86 i Paesi e 5 i continenti in cui è attiva la multinazionale tascabile. Tre i nuovi ingressi – in Venezuela, Olanda, Islanda -, mentre variazioni positive importanti caratterizzano il bacino Scandinavo e, in particolare, la Norvegia e la Svezia, mercati difficili, ma conquistati posizionandosi, in modo nuovo, nel contesto ludico-creativo del bambino. Molto più a Sud, in Turchia, è triplicato il fatturato e la nazione è diventata la prima per vendite di articoli per la prima infanzia.

Il 20% del fatturato di oggi è sui nuovi prodotti. Segno di una sfida vincente sull’innovazione – commenta Giorgio Bertolo, nuovo direttore generale di Carioca - In soli due anni abbiamo raddoppiato il giro d’affari della gamma baby e delle paste da modellare a livello internazionale. Vogliamo sempre più affermarci come leader nell’educazione creativa dei bambini e lo faremo impegnandoci in una continua e consapevole innovazione, guidata dalla ricerca di nuove soluzioni di prodotto”.

La sfida più grande è in questo 2021, segnato da una difficile e lenta ripresa economica. “Abbiamo davanti un anno che rende sfuggente ogni previsione – racconta Enrico Toledo, presidente e Ad di Carioca -. In sei anni, da quando abbiamo preso in mano l’azienda, siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo posti, concludendo la fase di ristrutturazione. Abbiamo ottenuto una crescita significativa di fatturato, utile e posizionamento nazionale ed estero”.

E ora? “Ora – afferma Toledo - inizia una nuova fase, con al centro le persone e un nuovo modo di lavorare: orientare l’azienda verso il cliente/consumatore per accelerare e stabilizzare una crescita solida, rapida e sostenibile; migliorare l’efficienza organizzativa, snellendo e velocizzando le decisioni, la risoluzione dei problemi e l’implementazione dei progetti; stimolare la crescita interna del management con una nuova organizzazione”.

In questo nuovo assetto rientra la nomina di Giorgio Bertolo, già direttore vendite e marketing, al quale è stata affidata la guida per i prossimi anni.