Approvato il bilancio d’esercizio 2019 di Caviro che, a fronte di 22 milioni di euro di investimenti realizzati, ha incrementato la capacità produttiva dei propri stabilimenti, ampliato la gamma, allargato la propria quota di mercato, in Italia e all’estero, raccolto diversi riconoscimenti, che hanno contribuito a implementare la reputazione dei marchi e del gruppo. Così il fatturato ha raggiunto 329 milioni di euro.

Da precisare che, quello approvato il 21 febbraio, a differenza dei precedenti, è un bilancio che interessa solo 8 mesi di attività, perché adegua la scadenza degli esercizi alle annualità vendemmiali.

Conferma il direttore generale, Simon Pietro Felice: “Abbiamo conseguito un sostanziale incremento della quota di mercato, sia in Italia sia all’estero. Nella Gdo nazionale, nel 2019, il segmento vetro ha registrato una crescita a volume del 2,3% e il segmento brik dell’1 per cento. Contestualmente Caviro ha avuto una variazione positiva, rispettivamente, del 26,3% e del 3,7 (con il marchio leader Tavernello). Per quanto riguarda l’estero, dove le esportazioni di vino italiano nel 2019, a volume, sono aumentate del 3,4%, Caviro ha visto un incremento del 17,6».

Tutte le società del Gruppo, senza eccezioni, sono state interessate da forti investimenti: «Un impegno davvero notevole, che difficilmente potrebbe essere ripetuto ogni anno – continua il top manager -. Le nuove linee di confezionamento, avviate nei primi giorni del 2019, ci hanno permesso di aumentare capacità produttiva e referenze e, oggi, possiamo dire che i risultati raggiunti sono stati superiori alle migliori aspettative.

"Parallelamente Caviro Extra (la società che guida l’innovazione, ndr.) ha inaugurato un impianto per la produzione di biometano da sottoprodotti della filiera agroindustriale, derivante da un investimento epocale. Leonardo da Vinci Spa (vini di eccellenza), nell’anno del cinquecentenario dalla scomparsa di Leonardo, ha affrontato un periodo di grande impegno economico e produttivo, che ha generato un aumento considerevole della notorietà. Infine, Gerardo Cesari (vini pregiati di Verona) ha completato la parte più importante dei lavori della nuova cantina di Fumane, nel veronese, con un investimento che, di fatto, cambierà la fisionomia della società».

Le referenze vinicole prodotte, nei due stabilimenti di Forlì e Savignano sul Panaro (Modena), sono cresciute del 27% passando dalle 757 del 2018 alle 957 del 2019, con un contestuale balzo dei volumi confezionati: da 198,8 milioni di pezzi a 213,5.

Oggi la capacità produttiva è salita a 120.000 pezzi/ora (+14%) e, all’attuale efficienza, di 3 turni per 5 giorni la settimana, Caviro è in grado di produrre 298 milioni di unità annue.