Arriva il primo bilancio di Coop Alleanza 3.0 la più grande cooperativa di consumatori italiana ed europea, nata il 1° gennaio dello scorso anno dalla fusione di Adriatica, Consumatori Nordest ed Estense. Approvato dal Cda, il documento passa ora al voto dei soci - nelle 192 assemblee separate, che si protrarranno fino al 16 giugno - per arrivare, il 24 giugno, alla ratifica dell’Assemblea generale.

“Il 2016 – comunica Alleanza - è stato un anno di transizione per il Paese, che ha registrato solo una debole ripresa, così come per la Cooperativa, che ha chiuso il suo bilancio all’insegna della tenuta. I ricavi della gestione caratteristica sono stati di 4,7 miliardi (includendo anche le società che operano nella Gdo). A livello di gruppo (comprendendo cioè carburanti, turismo e librerie), il valore della produzione consolidato ha raggiunto 5,1 miliardi (+8% sul 2015), il patrimonio netto totale si è attestato a 2,5 miliardi, con un utile superiore a 14,8 milioni”. Al 31 dicembre 2016, i soci erano 2,7 milioni, con circa 110.000 nuovi ingressi.

Durante l’anno, la Cooperativa ha messo in campo azioni a tutela dei risparmi dei consumatori, tra le quali anche un importante intervento di abbassamento dei prezzi di 5.000 prodotti tra i più diffusi, avviato a partire dai territori lungo l’asse della via Emilia. Ai soci – che hanno realizzato quasi il 79% delle vendite – sono stati riservati risparmi esclusivi per 161,5 milioni di euro, che salgono a 480,9 milioni, se si considerano gli interventi a favore di tutti i clienti.

La Cooperativa ha realizzato, inoltre, una serie di interventi per lo sviluppo, la ristrutturazione e l’innovazione della rete, per investimenti di circa 100 milioni (di cui 24 per le regioni del Centro-Sud). Sono stati aperti 19 nuovi negozi ed effettuate 24 ristrutturazioni (compresi i restyling). Un analogo lavoro ha interessato gli Ipercoop e i supermercati delle controllate, con altre 3 inaugurazioni e 10 restyling.

A fine 2016 Alleanza contava 427 punti vendita in 12 Regioni, e più di 22.000 lavoratori, per oltre il 90% assunti con contratti a tempo indeterminato.

Gli interventi sui negozi hanno visto l’inserimento o l’estensione dei servizi, come le aree salute e benessere, i corner Ottico Coop, i reparti Gioielli Coop, gli spazi bar-ristorazione ‘La buona pausa’. Inoltre si sta lavorando a nuove proposte, come i negozi Coop per animali da compagnia.
Un altro punto di forza è stata l’attenzione alla sostenibilità ambientale – con l’inaugurazione, anche, di un nuovo Pdv “green” a Cervia (Ra), lo scorso ottobre, a cui è seguito, in aprile, un secondo, a Formigine (Mo).

Il prestito sociale ha continuato ad essere un istituto apprezzato dai contraenti: a fine 2016 i libretti erano oltre 460.000 per un ammontare di 4,3 miliardi di euro, garantiti a livello patrimoniale e disciplinato da un regolamento che ne norma in modo stringente trasparenza e liquidità (vincolo di liquidità non inferiore al 30% e vincolo nell’immobilizzo in attrezzature, impianti e partecipazioni non superiore al 30), oltre che da un corposo sistema di controlli e verifiche, attraverso organi di vigilanza interni e indipendenti.

Per l’immediato futuro il piano industriale 2017-2019 punta a recuperare competitività e a innovare su molti fronti, grazie a una somma di 875 milioni, di cui 450 per il rinnovamento di oltre un terzo dei negozi e per lo sviluppo di nuovi servizi.

A febbraio, inoltre, sono partiti due progetti di rilievo: il primo accordo di master franchising, che ha portato i prodotti a marchio Coop in 34 negozi in Calabria, grazie all’accordo con Gruppo Az, e l’e-commerce EasyCoop, attivo a Roma, con un’offerta di quasi 13.000 prodotti.

Tra gli interventi, avviati nel 2016 e concretizzatisi all’inizio del 2017, anche la riorganizzazione delle controllate e partecipate, per fare economie di scala ed erogare servizi di sempre maggiore qualità.