Chiude il bilancio in decisa crescita Consorzio latterie Virgilio. Nel 2016 il gruppo mantovano ha realizzato un fatturato complessivo di 272 milioni di euro, in aumento del 12,4% sul 2015.

La commercializzazione dei prodotti derivanti dalla stagionatura, confezionamento e grattugia di formaggio hanno contribuito per 215 milioni, mentre il settore latte e creme (burro, mascarpone, besciamella, dessert ecc.) ha portato in dote 57 milioni. L’utile consolidato ha raggiunto 1,16 milioni.

La variazione positiva della cremeria è stato condizionato, in parte, dall’andamento dei prezzi di vendita di burro e panna, verificatosi durante il secondo semestre dell’anno, e, dall’altra, dall’aumento reale dei volumi di domanda. La quantità complessiva di crema raccolta, espressa in resa burro, è risultata di 108mila quintali di panna. Da sottolineare che l’85% del prodotto lavorato è stato poi trasformato in burro confezionato.

Nel segmento caseario le forme complessivamente ritirate dal consorzio sono state 447.819, dato derivante dalla somma di oltre 254mila unità di Grana Padano Dop e 179mila di Parmigiano Reggiano Dop. Rispetto al totale 190mila forme sono state trasformate in formaggio confezionato e 115mila in grattugiato.

Nonostante il periodo di criticità dell’agroalimentare che ha caratterizzato il 2016, il gruppo ha fatto segnare – spiega una nota - un aumento del 15% in volume di vendita nel settore formaggio e un +28% per la cremeria.

L’ottimo posizionamento del Consorzio, sia nei mercati europei, che in quelli extra europei, è confermato dall’export, che costituisce il 33% dei ricavi.

Nel 2016 il gruppo ha puntato con forza crescente sui beni ad alto valore aggiunto, migliorando l’offerta anche in termini di formati e packaging, grazie a nuovi investimenti diretti a migliorare l’efficienza dei processi produttivi e di confezionamento e all’introduzione di linee tecnologicamente avanzate soprattutto nel reparto mascarpone.

Sempre durante l’esercizio l’ex macello di Bagnolo San Vito (Mn) è stato riconvertito in polo logistico del freddo, diventando un punto di riferimento per tutto il Nord Italia.

Inoltre il gruppo, per contenere alcune voci di costo, ha scelto di rinunciare alla terziarizzazione di servizi svolti da cooperative in appalto, assumendo a tempo indeterminato 40 nuovi dipendenti.

È stato infine approvato, dall’assemblea dei soci, il progetto di fusione per incorporazione nella capogruppo della controllata Antica Formaggeria con sede a Carpi (Mo), stabilimento di confezionamento e commercializzazione di Parmigiano Reggiano, che resta in attività. L’operazione, con effetto retroattivo, sarà perfezionata entro la fine del 2017.