Un anno, ovviamente, problematico per Igd, come per molti altri operatori dei centri commerciali italiani ed esteri. Il colosso bolognese - oltre 2,26 miliardi di euro di patrimonio - quotato al segmento Star di Borsa italiana, ha comunque recuperato con decisione nei momenti di riapertura, confermando così il gradimento dei visitatori.

Da gennaio le attività ‘non-essenziali’, presenti nelle gallerie del network, sono state chiuse per il 48% dei giorni possibili, con forti differenze in base alla location, mentre nello stesso periodo del 2020 sono state ferme per il 25% delle giornate investite dalle restrizioni. Sul primo trimestre 2021 hanno continuato a pesare l’impatto della crisi sanitaria e le misure governative per contrastare e contenere l’emergenza Coronavirus.

Evidenze molto preoccupanti se si pensa che Igd vuol dire, solo per il lato distributivo, 25 tra ipermercati e supermercati, 27 tra gallerie commerciali e retail park e 14 shopping center nelle città rumene.

In ogni caso, nonostante il periodo di incertezze, segnali positivi sono arrivati dai primi sei giorni senza restrizioni, cioè da lunedì 26 aprile: la rete di Igd ha visto salire del 94% gli ingressi rispetto al 2019.

Commenta l’amministratore delegato Claudio Albertini: “In questi primi tre mesi del 2021 la situazione è stata ancora delicata per i centri commerciali, significativamente impattati da misure restrittive (chiusure festive e altro ndr.), in parte tuttora in essere. In particolare, considerando che a gennaio/febbraio 2020 i centri erano pressoché totalmente operativi, gli ingressi e i fatturati dei nostri operatori registrati nel 2021 risultano con segno negativo”.

Situazione inversa a marzo, mese in cui, nell’anno precedente, era in corso un lockdown quasi totale, mentre, nel 2021, gli impatti sono stati meno duri e diffusi, come del resto testimonia la variazione degli accessi, con un +50% nel mese.

“Siamo soddisfatti e incoraggiati da due dati che confermano l’attrattività ancora alta dei centri commerciali – continua Albertini -, ossia lo scontrino medio, in aumento nel trimestre di oltre il 21% rispetto allo stesso periodo del 2020, e la percentuale di fatturato 2021 già incassato, che si attesta a livelli più che soddisfacenti, pari al 75% in Italia e quasi al 90% in Romania”.

Sulla base di queste premesse Igd guarda al futuro: “La nostra attenzione e il nostro impegno sono già indirizzati alla prossima fase di riapertura, per la quale ci stiamo organizzando insieme con i nostri operatori con ‘Next steps’, un progetto di lavoro interno che ha l’obiettivo di identificare soluzioni per rispondere alle mutate esigenze dei nostri tenant e visitatori, focalizzando l’attenzione su quattro aree di intervento: i layout, i servizi, gli eventi e i merchandising e tenant mix. In questo modo vogliamo rendere i nostri centri sempre più ‘urbani’, attraenti e da vivere, al servizio della comunità che li frequenta ogni giorno”.