Generale Conserve diversifica nelle carni in scatola, con l’acquisto da parte di Bolton Alimentari, del marchio Manzotin, ceduto per adempiere ai dettami dell’Agcm che ha evitato che in questo segmento venisse a crearsi una posizione dominante dopo la vendita, da parte di Kraft, del marchio Simmenthal alla stressa Bolton.

"Grazie all'acquisizione di Manzotin intendiamo consolidare il percorso di crescita di questi anni, diversificando l'attività puntando sul know how di innovazione che ci contraddistingue per vivacizzare un mercato, quello della carne in scatola, caratterizzato da attori di lunga data - commenta Vito Gulli presidente di Generale -. Salvaguardare la tradizione alimentare in termini di qualità e il valore dei marchi italiani fortemente riconosciuti dal consumatore è parte integrante delle nostra filosofia nel contesto di una strategia volta a creare valore per tutti gli
stakeholder".

Dopo l’annuncio di venerdì 12, oggi, 15 aprile, è stato siglato il contratto preliminare di acquisto del ramo d’azienda.

Manzotin, è il secondo player sul mercato italiano nella produzione e commercializzazione di carne in gelatina con un budget 2013 pari a circa 19 milioni di euro di fatturato netto.

Generale Conserve opera nel mercato dei prodotti ittici confezionati, il cui valore annuo è di circa 1 miliardo di euro. Il segmento più importante, circa il 60%, è rappresentato dal tonno all’olio, mercato in cui l’azienda si attesta al secondo posto, con un fatturato netto 2012 di circa 151 milioni di euro (erano 20 undici anni fa). Generale è anche una delle rare aziende nazionali, che in questi tempi di delocalizzazione estrema, hanno portato la produzione in Italia attraverso un’operazione che ha previsto dapprima, nel 2008, l’acquisto di alcuni macchinari e impianti per la lavorazione di tonno, e successivamente, nel febbraio 2010, la costruzione di uno stabilimento nuovo ad Olbia, senza alcuna sovvenzione pubblica, con un investimento di circa 25 milioni di euro. Lo struttura di Olbia ha impiegato nel 2012 mediamente 250 persone, altrimenti destinate alla cassa integrazione.

Il business di Generale Conserve si sviluppa sia con le proprie marche, As do Mar, in primis, ma anche Janus e Smeralda, sia attraverso la produzione di private label per le principali insegne della gdo (40% circa dei ricavi).

Il closing dell’operazione con il trasferimento del ramo d’azienda è previsto entro il mese di aprile.
Generale Conserve è stata assistita da Fineurop Soditic in qualità di advisor finanziario e dallo Studio Costaguta in veste di consulente commercialista. L’advisor legale è stato l’Avvocato Blasi dello Studio Munari Giudici Maniglio Panfili e Associati, mentre Vitale & Associati ha agito in qualità di advisor finanziario per il venditore. L’operazione è stata agevolata dal supporto finanziario dato a Generale Conserve dal Banco di Sardegna.

GENERALE CONSERVE IN PILLOLE

Comparto • seconda azienda del mercato tra i produttori di conserve ittiche
•al primo posto per la produzione di tonno da intero (e non da
semilavorati)
Fatturato 2012 •151milioni di Euro
•+ 9,4% vs. 2011
Produzione 60% marchio ASDOMAR (che detiene una quota a valore del 7% nel
mercato tonno olio) 40% Private Label per tutte principali insegne
Dipendenti 2012 485
Stabilimenti •2 stabilimenti
- Olbia: Costruito un nuovo stabilimento nel 2010 con un investimento
di 25 milioni di Euro
- Capacità produttiva 100 tonnellate tonno intero al giorno
- Superficie 33.000 mq – di cui circa 20.000 edificati
- 250 dipendenti
- Lavora tonno in trancio e filetti, composti, patè, petfood.
- Portogallo
- Capacità produttiva 20/22 tonnellate al giorno (sgombri e di recente
salmone)
- Superficie mq 10.500 di cui edificata 7.000
- 193 dipendenti

Certificazioni •Friend of the Sea
•SA8000
•100% energia rinnovabile
•IFS Food (International featured standard food)
•Laboratorio di Olbia accreditato come III parte da Accredia