Si è chiuso finalmente, con il nulla osta dell’Antitrust, il procedimento finanziario attraverso il quale Orlando Italy e Bridgepoint (in precedenza proprietario di assolta maggioranza dell’insegna)  sono diventati azionisti al 50% di Limoni spa, dopo che all’inizio di agosto era stato siglato l'accordo con le banche che aveva portato alla ristrutturazione del debito con la conversione di 300 milioni di euro e l’iniezione di 40 milioni di nuova liquidità da parte dei due fondi azionisti.

Nominato anche il nuovo amministratore delegato del Gruppo, Enrico Ceccato, partner fondatore con Paolo Scarlatti di Orlando Italy Management, che vanta  una lunga esperienza dirigenziale nei settori del retail  e del largo consumo, nei quali ha guidato il turnaround di aziende come Autogrill, Sector Group, Perfume Holding , Allegri , Direct.it, Killer Loop e Fila Italia.  Richard Simonin lascia invece la carica e si insedia quale presidente del Cda.

Con l'operazione conclusa, Limoni ha completato la ristrutturazione finanziaria, condizione essenziale al progetto di ristrutturazione operativa e di rilancio della catena leader in Italia nella distribuzione di prodotti cosmetici con il 20% di quota di mercato e una presenza capillare su tutto il territorio nazionale (400 negozi in Italia e 30 in Croazia e Slovenia).

“Come investitori in aziende in forte difficoltà finanziarie, siamo estremamente soddisfatti di aver completato l’operazione e di affiancare Bridgepoint nel rilancio di questa realtà che rappresenta un punto di riferimento essenziale per il settore della cosmesi in Italia; è un comparto notoriamente anticiclico (la famosa “lipstick theory” – teoria del rossetto) che ha dimostrato di tenere molto bene anche durante le recenti crisi che hanno colpito gran parte dei settori economici negli ultimi 5 anni” dichiara Ceccato e continua: “Questa operazione cade in un periodo certamente difficile per il retail, ma come dimostra la crisi del 2008-2009, quando molti settori industriali perdevano dal 20 al 30% dei fatturati, la profumeria ha retto molto bene,  perdendo solo il 3-4%. Il nostro piano prevede una profonda revisione dei punti vendita che porterà a identificare diverse tipologie di formati e alla chiusura di un certo numero di negozi non performanti o non in linea con l’offerta che abbiamo in mente.

“Limoni – promette Ceccato - si vuole affermare come il partner ideale del mondo della cosmetica di lusso, evitando di competere nei segmenti e nelle categorie dove la grande distribuzione e le catene distributive generiche operano con posizioni di leadership. Quanto concordato, la nuova finanza, la riduzione del debito e i nuovi accordi con i fornitori, ci permetteranno di lavorare con maggiore attenzione al progetto commerciale e a generare cash flow positivi già nel 2013. Guardiamo al futuro con ottimismo, consapevoli del fatto che ci sia molto da fare, ma fiduciosi nel rilancio del brand e dell’azienda in tempi brevi”.