di Luca Salomone

Newlat, colosso reggiano del lattiero-caseario, della pasta, dei panificati e, più recentemente, dei dolci, con un giro d’affari annuo superiore ai 600 milioni di euro (erano 625 alla fine del 2021), cresce e si diversifica ancora all’estero, con l’acquisto della francese Em foods, operativa nelle miscele da forno e dessert.

L'alleanza con Dr. Oetker

Em è stata fondata nel 2021 per includere tutte le attività dello stabilimento di produzione Alsa, con sede a Ludres, Francia. Alsa è, a sua volta, un produttore di lunga data, nato nel lontano 1897 e acquisito dal gruppo Dr. Oetker (proprietario fra l’altro di Cameo) nel 2018.

Il gruppo fondato da Angelo Mastrolia e quotato alla Borsa di Milano, ha chiuso, nonostante il difficile scenario macroeconomico, un’ottima semestrale: al 30 giugno 2022 i ricavi consolidati (realizzati per il 47 per cento oltre confine) sono stati di 335,5 milioni, in aumento del 10,1% a parità di perimetro di consolidamento.

L’Ebitda si è mantenuto praticamente costante, a 25,2 milioni rispetto ai 25,4 del corrispondente periodo 2021, con un’incidenza sul fatturato pari al 7,5%, mentre l’utile netto è salito a 2,2 milioni, più che raddoppiato in confronto a 1 milione del primo semestre 2021.

Una visione internazionale

Spiega lo stesso presidente Mastrolia: «Nonostante il generale trend inflattivo, senza precedenti, il nostro gruppo ha mostrato una grande solidità operativa e finanziaria. Il buon posizionamento dei nostri brand e le forti relazioni con clienti e fornitori hanno permesso a Newlat Food di evitare qualsiasi problema di approvvigionamento delle materie prime e di attuare rigide politiche commerciali per il trasferimento a valle dell’aumento dei costi di produzione, politiche che non hanno, tuttavia, impedito l’acquisizione di nuovi listing e nuova clientela. La solida crescita del fatturato, oltre il 10%, e il mantenimento di una marginalità poco distante dai livelli del primo semestre 2021 hanno inoltre consentito di continuare a generare cassa e dimezzare il debito finanziario esistente a fine 2021, legato all’acquisizione di Symington’s (UK). Supportato da una grande flessibilità finanziaria, nonostante le incertezze e il difficile scenario di mercato, il gruppo continua a essere impegnato nello sviluppo di progetti di partnership e di crescita per linee esterne, molto rilevanti dal punto di vista strategico, sia per il volume di business, sia per il prestigio che le controparti hanno nell’industria alimentare mondiale».

Il grande sviluppo di Minuto

E infatti l’acquisizione del know-how industriale di Em Foods e l’importante partnership con una multinazionale (Dr. Oetker appunto, ndr.), consentiranno a Newlat di entrare, da protagonista, in un segmento in crescita.

Newlat produrrà una gamma molto ampia di prodotti, tra cui brownies, budini, muffin, lievito in polvere e miscele per torte, facendo leva sulla forte riconoscibilità del marchio Minuto, già utilizzato da Newlat in Germania per vendere piatti pronti ben noti e di alta qualità. “Newlat – dettaglia una nota ufficiale - è fortemente impegnata nello sviluppo strategico di Minuto nei più importanti bacini dell’Europa occidentale e in particolare in Francia, Germania e Italia, avendo in programma il lancio di nuove ricette e formulazioni per prodotti gustosi, ma anche sani, veloci e facili da preparare”.

L’acquisizione, inoltre, consentirà a Newlat di sviluppare ulteriori sinergie con la divisione esistente di Symington’s (leader indiscusso nel segmento delle miscele da forno e dessert nel Regno Unito con il 75% di quota nelle private label). Symington’s rappresenterà una solida piattaforma di distribuzione per il marchio Minuto in Gran Bretagna.

Con un investimento totale di 20 milioni, Newlat prevede che Em Foods genererà ricavi per 50 milioni nel 2024.

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