di Emanuele Scarci

In giugno La Molisana lancerà il packaging in carta riciclabile. Ma da subito ha deliberato l’investimento più corposo della sua storia: 45 milioni per innovare le tecnologie, raddoppiare il mulino, ampliare lo stabilimento e allestire una nuova linea di produzione.

Cassa depositi e prestiti e Intesa Sanpaolo hanno finalizzato un nuovo contratto di filiera previsto dal ministero delle Politiche agricole del valore di oltre 9 milioni per supportare la crescita e lo sviluppo di quattro aziende della filiera cerealicola di La Molisana operanti in Molise e Puglia.

Al progetto, denominato "Sua maestà il grano", Cdp e Intesa Sanpaolo hanno partecipato con un finanziamento di 3,75 milioni di euro ciascuna, a cui si aggiungono i contributi del Mipaaf e della Regione Puglia.

Operazione qualità

Il fine ultimo dell'operazione, recita un comunicato, è quello di realizzare investimenti a rilevanza nazionale che, partendo dalla produzione agricola, si sviluppano nei diversi segmenti della filiera agroalimentare, basandosi su vincoli associativi e statutari di conferimento.

"Il made in Italy - spiega Giuseppe Ferro, ceo di La Molisana - funziona molto bene se i prodotti sono di altissima qualità, partendo dalla materia prima, il grano nel nostro caso, passando per la tecnologia di ultima generazione per l'essiccazione della pasta, per arrivare sugli scaffali e quindi a tavola".

Nel 2020 le vendite di pasta secca di La Molisana sono cresciute del 31%, raggiungendo una quota a valore nella distribuzione moderna del 7,8%. I ricavi del gruppo molisano nel 2021 dovrebbero raggiunge i 280 milioni.