Gruppo Commerciale Selex ha confermato il trend di crescita degli anni passati con un aumento del 2,6% nei primi quattro mesi del 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012. Dunque il re della do prosegue nella sua espansione, nonostante la crisi dei consumi, e mantiene stabilmente la terza posizione nella classifica della dm operante in Italia, con una quota di mercato del 10,3% (dati IRI, gennaio 2013). Il 2012 presenta un fatturato di 8.720 milioni di euro.

Sono oggi 18 gli imprenditori associati al gruppo, che nel 2014 celebrerà il 50° della sua attività. Selex dispone attualmente di una rete di vendita di 2.577 punti di vendita su tutto il territorio nazionale, con insegne nazionali come Famila e A&O e con molteplici insegne regionali che ogni giorno godono della fiducia di milioni di consumatori

L’assemblea dei soci, svoltasi il 28 giugno, ha anche analizzato con preoccupazione l’aggravarsi della crisi economica in Italia e la contrazione dei consumi familiari registrata sia nel 2012 che nel primo semestre 2013, due elementi che rendono non facili le attività di mercato. Tanto più che il contesto generale è stato aggravato dall’introduzione dell’articolo 62 del D.L 1/2012 (che regola contratti e pagamenti tra produttori agroalimentari e distributori), causa di una notevole riduzione della liquidità delle catene distributive che potrebbe portare a una riduzione degli investimenti.
 
Nondimeno Selex ha mantenuto i suoi programmi di sviluppo pianificando un programma di investimenti per il 2013 di 225 milioni di euro che ha già consentito di realizzare nel primo semestre 12 aperture di nuovi punti di vendita (tra supermercati, iper e cash & carry) e numerose ristrutturazioni di attività già esistenti. Un programma che porterà a fine anno a circa 1.150 nuove assunzioni.
 
“In questo momento difficile, la nostra prima preoccupazione è quella di essere vicini ai consumatori e vicini alle famiglie per cercare di salvaguardare il loro potere d’acquisto – ha detto il presidente, Dario Brendolan –. La forza del nostro gruppo è proprio quella di avere punti di vendita radicati nel territorio, sempre attenti ai gusti e alle tradizioni delle comunità in cui operano. Per questo siamo sensibili ai problemi delle famiglie e forse tra i primi a cogliere certi segnali di difficoltà, proprio per la nostra attività commerciale. Dunque per noi l’attenzione alla convenienza dell’offerta è la priorità assoluta. Cerchiamo anche di dare il nostro contributo all’emergenza occupazionale con un significativo programma di assunzioni”.
 
Sulla strategia è intervenuto Maniele Tasca, direttore generale: “Abbiamo in cantiere un programma intenso di ristrutturazioni per aggiornare i nostri punti di vendita, renderli più efficienti e aumentare la distintività di quei reparti che riteniamo più strategici. L’obiettivo è di ottenere una sempre maggiore soddisfazione e fiducia dei clienti, cercando di suscitare la fedeltà al nostro servizio e alla nostra offerta”.
 
Riccardo Francioni, procuratore generale, ha chiuso i lavori sottolineando gli elementi che contribuiscono al successo di Selex: “L’andamento di Selex è superiore alla media delle altre catene, dunque possiamo essere soddisfatti delle performance, nel momento forse più acuto della crisi. Il nostro è un modello di sviluppo focalizzato sul presidio del territorio e sull’adattamento alle specifiche realtà locali; un modello che abbiamo costruito giorno per giorno negli ultimi 49 anni insieme ai consumatori. E uno dei pilastri di questo modello è la solidità economica e finanziaria delle nostre imprese, sempre aperte alle sfide che il mercato ci pone e sempre alla ricerca di nuovi traguardi”.