Sensibile crescita delle vendite, conferma del trend positivo a doppia cifra per il pre-affettato, buon riscontro dell’export: questi i dati chiave che emergono dal bilancio 2016 del Consorzio del Prosciutto di San Daniele Dop.

La produzione ha riportato una variazione positiva di un punto percentuale rispetto all’anno precedente, con oltre 2,719 milioni di cosce di suino avviate alla lavorazione. Rispetto al 2015, la produzione di pre-affettato in vaschetta ha segnato indici molto interessanti, con più di 350.000 prosciutti affettati (+6,8%).

Con oltre 20 milioni di vaschette certificate, pari a una crescita del 7,2% sull’anno precedente, il pre-affettato si è riconfermato il più dinamico e il più in linea con i nuovi stili di vita e le attuali modalità di consumo, che prediligono il ready to eat. Negli ultimi 3 anni, addirittura, si è registrata un’impennata a doppia cifra di questa modalità di offerta, che garantisce una fruibilità semplice, immediata, pratica e veloce, rispondendo alla necessità di avere in casa un prodotto fragrante e sempre pronto da gustare.

I dati dell’intero comparto, rilevati da Nielsen ed elaborati da Ismea, hanno archiviato una flessione generale degli acquisti domestici di salumi (-1,6% in volume su base annua), in controtendenza rispetto alla lieve crescita delle vendite di crudo in generale.

Nel 2016 la quota di mercato del San Daniele risulta pari al 12,5% in volume e al 15% in valore, sul totale del crudo. In questo scenario, per quanto riguarda le vendite, il Prosciutto di San Daniele Dop ha incassato un aumento dello 0,9% in quantità e del 3,7% in valore, rispetto al 2015.

Anche sul fronte dell’export il 2016 è stato un buon periodo, con una variazione positiva di 6 punti e con le esportazioni che si sono attestate al 17% delle vendite totali.

La quota dei Paesi Ue vale oggi il 60% dei flussi in uscita, con Francia, Germania, Belgio, Svizzera, Austria e Regno Unito come principali mercati. Per quanto riguarda le aree extra comunitarie (40%) a guidare la classifica sono Stati Uniti, Australia e Giappone.

L’export di pre-affettato in vaschetta ha fatto registrare, dal canto suo, un +16%, con un’incidenza in valore del 21% sul totale delle vendite oltre confine.

Importante anche l’attività di vigilanza ordinaria svolta dal Consorzio, soprattutto in fase di commercializzazione. Nei principali mercati europei, nel corso del 2016 sono stati ispezionati circa 500 punti vendita e sono state avviate azioni legali contro l’uso indebito della denominazione “Prosciutto di San Daniele DOP” in Brasile, Cile, Colombia, Canada e Cina.