Il Consorzio Virgilio, presieduto da Paolo Carra, ha approvato nell’assemblea annuale dei soci il bilancio consuntivo 2019, con ricavi pari a 316,4 milioni di euro e un ebitda di 8 milioni di euro con un’incidenza percentuale sui ricavi 2019 del 2,5 per cento. Oltre un terzo del fatturato (34,4%) è dato dall’export.

La cooperativa mantovana di secondo grado del settore lattiero caseario prosegue il proprio percorso in ottica green, poggiando sempre più il proprio rilancio sulla sostenibilità ambientale (dalle materie prime, al ciclo produttivo, al packaging, al miglioramento della logistica e dei trasporti) e sul benessere animale quali driver per il miglioramento della redditività aziendale e, di rimbalzo, della filiera.

A trainare il fatturato 2019 del Gruppo sono stati i formaggi dop, Grana Padano e Parmigiano Reggiano, che hanno segnato ricavi complessivi per 246,1 milioni di euro, grazie a 494.933 forme ritirate (272.611 di Grana Padano e 222.322 di Parmigiano Reggiano) e un percorso di internazionalizzazione volto a consolidare i Paesi su cui siamo già presenti e ad acquisire nuovi mercati.

Germania, Francia, Spagna sono i principali mercati comunitari di sbocco per i formaggi Dop a pasta dura, che al di fuori dell’Ue vedono consolidare l’area Usmca (Usa, Messico e Canada), in linea con quanto approvato lo scorso anno nel piano industriale di Virgilio.

“In termini economici – ha dichiarato il presidente Paolo Carra – l’export ha sfiorato i 108,7 milioni di euro, pari al 34,4% del fatturato totale del Consorzio Virgilio. Nel futuro l’internazionalizzazione sarà sempre più strategica e i traguardi che riusciremo a raggiungere in chiave di sostenibilità, miglioramento della shelf-life, velocità di consegna saranno determinanti al pari della tracciabilità del prodotto e delle garanzie che sapremo offrire in termini di etica delle produzioni e benessere animale”.

Il fatturato del settore creme (burro, panna, mascarpone, che costituiscono un segmento che caratterizza il Consorzio Virgilio) nel 2019 è stato di 67,4 milioni di euro. La quantità di crema raccolta complessivamente è stata di circa 94 mila quintali in resa burro. L’andamento del mercato di questo specifico settore è stato altalenante nel corso dell’anno, con ottime performance, soprattutto all’estero, per mascarpone e burro, in particolare sul mercato asiatico.

Inoltre, continua il progetto finanziato dall’Unione europea “Life Dop”, che vede il Consorzio Virgilio capofila in un processo di certificazione e riduzione delle emissioni di CO2 lungo la filiera produttiva dei formaggi Dop Grana Padano e Parmigiano Reggiano, ottimizzando ogni passaggio produttivo, dalla terra alla tavola. “Abbiamo completato con successo, grazie alla collaborazione delle cooperative socie del Virgilio, l’iter del progetto di certificazione del benessere animale su tutta la filiera – ha annunciato Carra –. A partire da settembre presenteremo il nuovo logo del rispetto dell’Animal welfare, che accompagnerà i prodotti a marchio Virgilio e che ha incontrato l’apprezzamento delle catene sia italiane che estere”.

Sempre in tema green, lo scorso anno ha debuttato al Consorzio Latterie Virgilio anche il veicolo verde, alimentato a metano liquefatto e costruito da Scania, che rappresenta la prima cisterna esclusivamente dedicata per il trasporto “sostenibile” del latte. Ogni giorno compie oltre 300 chilometri per trasportare più di 20.000 litri di latte, riducendo le emissioni di CO2 fino al 15% con l’utilizzo di metano di origine fossile, riduzione che con il biometano può arrivare fino al 90 per cento.

“Sul fronte di ricerca e innovazione – ha annunciato Carra – sono allo studio nuovi packaging sostenibili, in grado di ridurre l’impatto ambientale, migliorare la sostenibilità e contenere l’utilizzo di plastica, perché il percorso individuato dal Consorzio Virgilio vuole accompagnare la genuinità dei prodotti e la trasparenza della filiera anche sul fronte di un confezionamento più ecologico”.

Infine, durante la fase critica della pandemia, come molte delle aziende lattiero-casearie, il Consorzio ha registrato un aumento delle vendite del canale Gdo pari al +15/20%, crescita che fortunatamente ha compensato totalmente la riduzione dei volumi del settore horeca e food service. Complessivamente il 2020 sarà comunque un anno pieno di fattori di incertezza, che rendono impossibile fare previsioni attendibili sull’intera annata.