Dolciaria Acquaviva, specialista dei prodotti da forno surgelati, controllata dal fondo europeo Ergon Capital, ha all’attivo 4 stabilimenti e 10 linee produttive, con oltre 600 referenze in gamma. L’azienda, che serve con filiali dirette 12.000 bar e altrettanti tramite distributori e rifornisce oltre 350 distributori ho.re.ca in Italia e nel mondo e più di 60 insegne Gdo, continua ad investire con l’obiettivo di attuare un’ambiziosa strategia di crescita, nonostante le difficoltà che l’avvento della pandemia ha portato con sé. Ne abbiamo parlato con Federica Moretti, marketing manager del gruppo.

La pandemia ha certamente avuto un impatto considerevole sul business, soprattutto per quanto riguarda il canale del fuoricasa. Come avete affrontato questo momento così complesso?
Nonostante l’azienda nel 2020 abbia registrato una flessione importante dovuta alla sosta forzata del fuoricasa, nostro core business, Dolciaria Acquaviva non si è abbattuta. Abbiamo risposto in modo proattivo alla pandemia portando avanti la nostra strategia di crescita. L’azienda, in parte sostenuta dal fondo di private equity Ergon Capital, nel 2021 ha infatti acquisito due nuove realtà: Dolce Milano e Unigel, proprietaria quest’ultima del brand Schiocco.

Qual è l’obiettivo delle recenti acquisizioni?
La volontà del Gruppo è acquisire società specializzate per diversificare ulteriormente la gamma di prodotti e i canali distributivi presidiati. Acquaviva si pone come lo specialista della colazione da oltre quarant’anni e Schiocco, Dolce Milano e Milano Pastry, acquisizione del 2019, sono dei brand altamente specializzati: Milano Pastry eccelle nella sfoglia salata e dolce, Unigel nei pani speciali e Dolce Milano nel mondo dessert, monoporzioni e cake. L’azienda si orienta verso realtà specialistiche complementari a prodotti che possono ampliare l’offerta, cercando di mantenere uno standard qualitativamente molto elevato dal punto di vista sia dei prodotti che dei processi.

Quanto conta per voi l’innovazione?
L’innovazione per noi è fondamentale. Prima di tutto parliamo di innovazione di processo, grazie all’utilizzo di macchinari all’avanguardia: lo stabilimento di Gricignano (Ce) è tra i primi in Europa per numero di pezzi prodotti l’ora, con 60.000 pezzi l’ora su una delle linee di produzione. Questo, però, senza rinunciare a una filosofia fortemente artigianale. La materia prima viene selezionata accuratamente e poi lavorata con dei processi automatizzati in grado di assicurare un elevato servizio e una costanza nella qualità delle referenze proposte sul mercato. Dal punto di vista di prodotto, molte nostre proposte sono marchi registrati, prodotti brevettati o sono caratterizzate da processi di produzione brevettati o, ancora, di origine certificata. Abbiamo un team di R&S dedicato, che ci consente di lanciare nuovi prodotti e ricette altamente differenzianti facendo incontrare i gusti dei consumatori e comprendendo i territori, proponendo anche contaminazioni di sapori nostrani.

Puntate molto su un’offerta che promuove e valorizza il “made in Italy”. Come portate avanti concretamente questo impegno?
Il nostro assortimento si caratterizza per alta qualità, selezione delle materie prime, provenienza garantita e legame con il territorio, come testimonia una delle nostre ultime iniziative: garantire una filiera completamente tracciata e controllata del nostro Caruso all’albiccocca del Vesuvio. Il progetto, sostenuto fortemente dal nostro reparto Qualità, prende vita dalla collaborazione con un’azienda agricola che coltiva Albicocche Pellecchiella del Vesuvio, insieme alla quale seguiamo l’intera filiera di produzione dei frutti per realizzare una farcitura di filiera totalmente certificata e 100% italiana. Un prodotto buonissimo dal punto di vista organolettico e che restituisce prestigio alle realtà locali, creando anche una circolarità economica.

Quali sono le ultime novità che avete presentato?
Uno dei lanci più recenti è il nostro Croissant al pistacchio della linea La Lune, preparato con il 19,5% di burro e 16% di farcitura al pistacchio. Con la nostra linea al burro siamo presenti all’estero e ora stiamo anche prendendo spazio in Italia con una proposta di referenze al burro che rispecchia il saper fare italiano: una sfida che ci sta premiando raccogliendo ottimi risultati e numerosi consensi. Novità anche nell’ambito dei dessert con la Lemon Cheesecake e la Meneghina Cheesecake ai frutti rossi, capaci di soddisfare i palati esigenti dei consumatori da nord a sud dello Stivale. Tra le nuove proposte anche "I Milanesi", una fusione tra muffin e il tipico pandoro milanese in 12 varianti, che prendono nome dalle stazioni principali della metropolitana milanese, con farciture originali, impasti ricercati e ingredienti selezionati.

Quali sono i piani per il prossimo futuro?
Sicuramente per noi questo è un momento di grande opportunità e slancio. L’obiettivo di creare progressivamente un gruppo di realtà specializzate, avere un piano di sviluppo in continua espansione e numerosi progetti di ampio respiro è molto stimolante. La nostra voglia di sperimentare e accrescere le nostre competenze è sempre in evoluzione: nasciamo dall’autenticità della tradizione, ma ambiamo a portare innovazione nel comparto, esportando e difendendo il made in Italy e il saper fare italiano.