Eletto Prodotto dell’Anno è il riconoscimento assegnato a prodotti e servizi innovativi, basato esclusivamente sul voto di 12 mila consumatori: Simonetta Flores, Fondatrice e Ceo dell’edizione italiana del Premio, ha raccontato la storia e l’evoluzione dell’iniziativa che quest’anno celebra il suo quindicesimo anniversario.


Dottoressa Flores, perchè 15 anni fa ha deciso di investire in questo progetto?


Nel gennaio del 2005, il fondatore del Premio mi invitò a prendere parte alla serata di Premiazione a Parigi e, in quell’occasione, sono rimasta colpita dall’entusiasmo con cui le aziende celebravano i propri prodotti eletti e dal concetto autorevole e innovativo su cui si basava la stessa elezione, cioè il coinvolgimento dei consumatori.

In Italia non esisteva nulla di simile e ho considerato che il Premio potesse essere un valido strumento di comunicazione per le aziende votate all’innovazione.

Il largo consumo è insito nel mio DNA e nel mio percorso lavorativo: mi sono lanciata, quindi, in questa nuova avventura e, in appena un mese, ho costituito la società e firmato il contratto di licenza.

L’evento si è rivelato un successo sin dalla prima edizione.



Come e quanto è cresciuto il Premio?


Quest’anno, celebriamo i 15 anni di Prodotto dell’Anno e dell’intero percorso che lo ha portato a diventare un punto di riferimento per tutti i consumatori attenti all’innovazione.

Nel corso degli anni, in Italia sono stati premiati oltre 600 prodotti e l’evento ha registrato una crescita straordinaria: l’awareness del logo, infatti, ha raggiunto l’88% (fonte IRI 2020) e, negli ultimi anni, esso è stato utilizzato non solo sul packaging dei prodotti, in TV o per la stampa, ma è stato impiegato a 360° in modo strategico, diventando icona di innovazione e successo.

Celebriamo, quindi, 15 anni di innovazione, 15 anni di nuovi prodotti, 15 anni di successi per tutte le aziende che hanno creduto nel Premio.



Quanto è cambiato il consumatore nel corso di questi 15 anni?


Il consumatore è diventato sempre più attento, esigente e selettivo ed aspira, ora, ad un rapporto di “onestà” con la marca; è molto consapevole nelle proprie scelte e capace di pianificare gli acquisti, impiega più tempo davanti allo scaffale alla ricerca del prodotto giusto e legge attentamente le informazioni su pack.

Il consumatori di oggi, infine, è orientato al wellness, è attento alla provenienza e alla stagionalità dei prodotti ed è rispettoso dell’ambiente.



Cosa rappresenta il Logo di Eletto Prodotto dell’Anno per i consumatori italiani?


Il nostro Logo è una guida che rende facilmente riconoscibile l’innovazione insita nel prodotto, sulla base della preferenza di oltre 12 mila consumatori che lo hanno eletto tramite una importante ricerca svolta, in Italia, da IRI, leader mondiale nelle informazioni di mercato per il Largo Consumo.

Il Logo consente di distinguere i prodotti eletti assicurando loro forza e impatto per un anno: rappresenta un codice di comunicazione riconosciuto che valorizza i prodotti innovativi e amplifica l’effetto generato dalla pubblicità convenzionale (82% rispetto al 51&), generando più fiducia.



Quali sono i trend e le abitudini di consumo nel mondo del food?


Oggi, i consumatori seguono uno stile di vita sano e la maggiore attenzione rivolta agli ingredienti influenza sempre di più le scelte d’acquisto.

Contestualmente, cresce l’attenzione verso l’ambiente che si traduce in un consumo responsabile, nella scelta oculata del packaging, mentre aumenta l’assunzione di fibre e proteine a scapito di grassi e carboidrati e torna ad aumentare il consumo di carne.



Come si stanno muovendo le aziende sul fronte della sostenibilità ambientale?


La sostenibilità è la parola chiave del 2020 declinata in tutte le sue sfaccettature, dal rispetto verso l’ambiente e il contesto sociale, fino al benessere animale.

Negli ultimi anni, gli italiani hanno abbracciato a pieno questo concetto, cercando di coniugarne al meglio i vari aspetti nelle scelte di consumo: essi, infatti, prediligono sempre di più prodotti salutari, a limitato impatto ambientale, si impegnano nella raccolta differenziata e ad evitare lo spreco alimentare ed energetico, si spostano a piedi.

Il trend legato alla consapevolezza ambientale attesta come la scelta di un consumo responsabile sia in forte crescita, partendo da un 24% registrato nel 2018, al 29% nel 2019: a prediligere prodotti naturali e ecosostenibili sono soprattutto i baby boomers (adulti dai 50 anni in su) e i giovani della Generazione Z (dai 14 ai 24 anni).

Aumentano, infine, le aziende che propongono packaging sostenibili, ecologici o realizzati con materiali naturali anche per il non food.



Secondo lei, al giorno d’oggi cosa vuol dire per un’azienda essere innovativa?


Innovazione, oggi, vuol dire riuscire a vedere le cose a tutto tondo, ragionare a colori in ogni circostanza, essere flessibili, valutare ogni opportunità anche se apre a quesiti difficili, essere sensibili, ma allo stesso tempo dimostrare fermezza, mantenendo il sorriso.

Con tale approccio, ogni collaboratore diventa parte dello stesso progetto, è attivo e creativo, a volte controcorrente o, addirittura ribelle: è, insomma, innovativo e, di conseguenza, lo è l’azienda.