Dallo storico know-how nella selezione e lavorazione dei cereali dell’azienda ravennate, nasce una linea di cinque birre artigianali prodotte secondo la classica ricetta dei mastri birrai e già disponibili per la Gdo. Ne abbiamo parlato insieme a Beatrice Bassi, responsabile marketing di Molino Spadoni.

Quando e come nasce l’idea di entrare nel segmento della birra artigianale?
Sono due i punti di partenza per lo sviluppo di questo nuovo progetto. Per prima cosa la conoscenza della materia prima: noi abbiamo una profonda expertise nei cereali. Li lavoriamo da sempre e per questo conosciamo approfonditamente la loro versatilità e le possibilità di performance in prodotti diversi. Il secondo aspetto, invece, riguarda la nostra volontà di innovare, diversificando il business del nostro gruppo alimentare che oggi vanta un paniere di referenze che costituisce per noi un notevole impegno ma anche un forte orgoglio. La birra artigianale è un prodotto di grande tendenza poiché comprende sempre più estimatori e quindi abbiamo intravisto un’interessante opportunità di mettere anche in questo settore passione e competenza. Il birrificio ha sede a Reda (RA), a pochi chilometri da quella storica di Molino Spadoni a Coccolia, a riprova di come il progetto sia fortemente legato alla casa madre, a garanzia di una qualità superiore data dalla expertise aziendale sulle materie prime e sulla loro trasformazione. L’impianto ad alta automazione vanta una sala cotte dalla capacità di 2.000 litri e una linea di imbottigliamento di circa 2.000 bottiglie/ora. La capacità annua è pari a 1.600 ettolitri, per cui da considerarsi di nicchia se si pensa che una birra può essere definita artigianale quando la produzione massima non supera i 200.000 ettolitri/anno.

Come vi aspettate che questa novità sia accolta dal retail e cosa vi attendete in termini di risposta dai consumatori?
Abbiamo già potuto constatare una piacevole sorpresa da parte dei retailer. Siamo conosciuti da decenni come gli specialisti dei cereali e questo è senz’altro il fil rouge che spiega la nostra scelta di debuttare nel settore delle birre artigianali. Siamo nuovi in questo specifico mercato, ma abbiamo un’altissima brand awareness che è il nostro biglietto da visita fondamentale. Naturalmente parliamo di prodotti speciali, di altissimo livello qualitativo, in linea con le aspettative che il trade ha nei nostri confronti ogni volta che lanciamo un nuovo prodotto. Anche questa è una sfida: mantenere la promessa nei confronti di chi ci dà fiducia. Pensiamo che anche i consumatori più attenti a questo segmento di mercato saranno fortemente incuriositi da questa novità e saranno pronti a provarla, magari insieme ad una buona pizza realizzata con le nostre farine.

La gamma comprende cinque ricette. Quali sono le principali caratteristiche delle diverse referenze?
Tutte le referenze Birrifico del Molino sono birre artigianali crude, quindi non pastorizzate né microfiltrate. Ognuna ha delle specificità naturalmente ed è destinata a soddisfare gusto e curiosità di tanti palati diversi.
La prima proposta è la Bionda Golden Ale, una birra chiara ad alta fermentazione in stile Golden Ale dal colore giallo paglierino chiaro, gusto maltato, schiuma chiara persistente, sentori erbacei e floreali, amaro equilibrato. La seconda referenza è la Rossa Amber Ale, birra ambrata ad alta fermentazione in stile Amber Ale dal colore tra ambrato e mogano; al palato sentori di caramello, frutti rossi maturi, miele e liquirizia, dovuti ai malti tostati. Schiuma persistente, profumo intenso, fruttato, amaro equilibrato. La terza proposta è IPA, una birra ad alta fermentazione in stile IPA (India Pale Ale) dal colore tra il dorato e l’ambrato, schiuma abbondante e persistente, realizzata con uno speciale bouquet di 6 luppoli e Dry Hopping (luppolatura a freddo) per esaltare gli aromi del luppolo. È caratterizzata da un aroma intenso di frutti tropicali, agrumato, resinoso, amaro spiccato ma bilanciato. Segue la Blanche, birra bianca ad alta fermentazione ispirata allo stile Blanche e dal colore giallo dorato, schiuma bianca, pannosa e persistente. Ingrediente caratterizzante il grano Senatore Cappelli non maltato. Al palato è acidula, con note calde di curcuma, zenzero e agrumi. Chiude la gamma la Doppio Malto Blond Ale, una birra ad alta fermentazione in stile Blond Ale dal colore dorato intenso, schiuma abbondante e cremosa. Si distingue per l’aroma speziato, fruttato e con note di miele; in bocca risulta rotonda e armonica, dall’amaro bilanciato e con sentori speziati e note calde di pepe rosa.

Avete in programma di arricchire l’offerta con nuove proposte?
Certo, è presto per dire cosa e quando: la nostra linea ha appena debuttato ufficialmente. È un progetto in cui crediamo molto e che intendiamo sostenere anche con un ampliamento di gamma. Potrebbe essere un’ottima occasione l’anno prossimo, che per noi sarà il centesimo di attività.

Il lancio è supportato da un piano di comunicazione?
Sì, abbiamo scelto di sviluppare un blog di appassionati “fatti di birra”, in cui tutti gli estimatori di questo prodotto, ma anche semplici neofiti interessati, possono trovare curiosità, approfondimenti e informazioni utili. Ci sarà poi una comunicazione dedicata sui nostri canali social e, naturalmente, delle in store promotion che permetteranno di conoscere il prodotto da vicino.