Monini, storica azienda italiana a conduzione familiare, è oggi un player di riferimento nel mondo dell’olio extravergine d’oliva, che si caratterizza per una costante ricerca della qualità nelle referenze proposte e per un forte impegno nella sostenibilità. Anche quest’anno i successi non sono mancati, come ci racconta Maria Flora Monini, responsabile comunicazione e immagine dell’azienda.

La costante ricerca della qualità, cifra distintiva dell’azienda, premia?
La scelta di produrre prodotti di qualità con i nostri extravergine nasce con l’azienda, motivo ispiratore del fondatore Zefferino Monini. Si è rivelato quindi del tutto naturale, per me e mio fratello, seguire una strada già tracciata, che ci stava portando verso il secolo di vita compiuto l’anno scorso, con risultati che non hanno mai smesso di premiarci. Oggi, questa decisione si esprime nella volontà di portare la qualità superiore nelle bottiglie destinate al grande pubblico e farne una caratteristica concreta e misurabile, perfettamente coerente con il momento storico, che vede un consumatore desideroso di capire ciò che compra, in particolare se destinato alla sua tavola. L’elevata qualità è diventata quindi un caposaldo del nostro piano di sostenibilità: produrla ed educare le persone a capirla e a riconoscerla sullo scaffale è per noi assolutamente premiante. E il mercato ce lo conferma.

La gamma Selezione Italiana è stata particolarmente apprezzata dai consumatori e dai critici internazionali. Quali sono i punti di forza di questa linea?
È decisamente positivo il primo bilancio della Selezione Italiana a poco più di un anno dalla sua nascita. Questa “collezione”, che si compone di tre extravergini di alta qualità - GranFruttato, Bios e Amabile - ottenuti da olive coltivate e frante esclusivamente in Italia, ha convinto sia i consumatori, che chiedono sempre più prodotti italiani, tracciati e buoni, sia la critica internazionale. Siamo davvero orgogliosi della pioggia di riconoscimenti che ci sono pervenuti in tutto il 2021, dagli Stati Uniti al Giappone, dalla Svizzera alla Spagna e naturalmente dall’Italia. Il GranFruttato e il Bios si sono classificati medaglia d’argento al concorso Olive Japan 2021, Gold Award al Nyiooc World Olive Oil di New York, medaglia d’argento (Gran Fruttato) e di bronzo (Classico) all’Australian International Olive Awards. Per il Bios anche la prestigiosa incoronazione del Biol come uno dei migliori extravergini biologici al mondo. Molto autorevole anche il Bicchiere d’Oro al GranFruttato per la categoria Verde Medio alla seconda edizione del Milan International Olive Oil Award, organizzato dall’oleologo italiano per eccellenza Luigi Caricato.

Quali sono i criteri che avete seguito per produrre questa gamma?
Ci siamo affidati principalmente a tre valori: l’italianità, sia della materia prima che della lavorazione, la tracciabilità, certificata da Bureau Veritas e “leggibile” nel Qr code in etichetta, e l’alta qualità, garantita dal Consorzio Extra Vergine di Qualità (Ceq), che stabilisce quando un olio extravergine può definirsi perfetto per proprietà̀ nutrizionali, gusto e sapore.

Quali sono i plus della linea Monocultivar?
Frantoio, Coratina e Nocellara, sono tre cultivar di olivo tra le più diffuse in Italia, ma di cui pochi conoscono realmente il gusto e le proprietà: la nostra idea è stata quella di ricavare da ciascuna di queste cultivar “in purezza” tre extravergine 100% biologici certificati, completamente italiani, racchiusi in bottiglie numerate da 500 ml. I Monocultivar sono realizzati partendo da un “disciplinare” condiviso con le aziende agricole: regole precise per chi lavora la terra su come curare il terreno, la pianta e i suoi frutti, che vengono costantemente seguiti e analizzati per individuare il momento ottimale della raccolta. Le olive concludono poi il loro viaggio nel nostro Frantoio del Poggiolo, dove le più moderne tecnologie disponibili fanno sì che i tre Monocultivar arrivino intatti sulle tavole degli italiani con la loro fragranza e tutte le loro proprietà benefiche.

La sua “sartorialità” è stata riconosciuta e valorizzata?
I nostri monovarietali vengono continuamente apprezzati, ricevendo importanti riconoscimenti. Trovo significativo, in questo senso, che nel “World’s best organic olive oils 2020/2021” Coratina e Frantoio siano presenti nella top ten e Nocellara tra i primi 25. Inoltre, la spagnola Evooleum ha giudicato la Monocultivar Frantoio Bio come miglior extravergine italiano e secondo in assoluto a livello mondiale, mentre ha inserito la Coratina e la Nocellara nell’esclusivo club dei primi 100. Un risultato che si somma alle Gold Medal di Olive Japan e di Nyiool, alle Extragold e Gold del Biol, al Premio Lodo 2021, dove alla Monocultivar Coratina Bio è stato assegnato il riconoscimento “ Miglior Biologico”, e al Leone d’Oro 2021 (Nocellara).

La sostenibilità è per voi un elemento essenziale. Quali risultati avete raggiunto attraverso il Piano di Sostenibilità?
I prodotti che abbiamo raccontato e i 25 progetti che compongono il nostro Piano di Sostenibilità “A Hand for The Future” sono l’espressione diretta del nostro costante impegno. Ad appena un anno dall’avvio del piano, si contano già i primi risultati significativi. Sul fronte agricolo, per esempio, dove cresce il peso dell’agricoltura biologica e integrata nella produzione dei nostri extravergine e, allo stesso tempo, si riduce drasticamente il consumo idrico, grazie ad un’irrigazione di precisione che ha già consentito alla nostra azienda di superare gli obiettivi del piano umbro di tutela delle acque. Notevoli anche gli sforzi per la salvaguardia delle “sentinelle della biodiversità”, le api: attraverso la collaborazione pluriennale con LifeGate ne sono già state adottate 850mila e l’obiettivo del milione entro il 2030 si prospetta ampiamente superato.

Altri progetti che traducono concretamente il vostro impegno green?
Nel campo della ricerca scientifica, in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi, abbiamo “adottato” per un intero anno un ricercatore del Cnr impegnato a determinare se e come il consumo di olio extravergine di oliva possa rallentare l’invecchiamento cognitivo. Continua anche il nostro progetto di educazione alimentare nella scuola italiana avviato nel 2014, mentre nel 2021 “Mo’ e la favola dell’olio” ha varcato, per la prima volta, i cancelli delle scuole superiori. Infine, hanno da poco esordito sugli scaffali i nostri extravergine “carbon neutral”, cioè “100% CO2 compensata”: il Classico e il Delicato Monini che, insieme, rappresentano il 67% delle bottiglie prodotte in un anno dall’azienda.