Riso Gallo ha condiviso i primi risultati del progetto “Coltiviamo il Futuro”, presentando le misure innovative recentemente introdotte dall’azienda in materia di responsabilità sociale e ambientale, a testimonianza di una costante attenzione alle esigenze delle comunità e del territorio, quali l’italianità delle materie prime, l’impegno alla riduzione di consumi energetici e i rifiuti prodotti ed emissioni di CO2.

Una politica virtuosa che nel triennio 2014/2017 ha registrato -17% in termini di consumi energetici totali per kg di risone lavorato; -60% in termini di emissioni dirette ed indirette di CO2 per Kg di risone lavorato, -24% per quanto riguarda la diminuzione dei rifiuti totali per quintale di riso trattato nel periodo dal 2015 al 2017. Significative riduzioni anche sul consumo di cartoncino grazie ad azioni mirate sul packaging dei principali prodotti, quali la Linea Blond.

Questa sensibilità ha portato a un risultato importante anche in termini di prodotto: Riso Gallo è, infatti, il primo marchio mass market del settore ad aver intrapreso la produzione di riso da agricoltura sostenibile: due varietà diverse di Riso Rustico - una per i risotti e una per le insalate -, certificate dal programma internazionale Friend Of The Earth, lo Standard di Certificazione dell’Agricoltura e dell’Allevamento Sostenibili.

Il riso viene sottoposto alla pilatura tradizionale a pietra che, grazie ad un’abrasione gentile del chicco, permette il mantenimento parziale del suo rivestimento conferendogli un colore leggermente ambrato e preservandone le qualità organolettiche e nutrizionali. In questo modo le referenze conservano un contenuto maggiore di fibre, utili all’organismo, che donano al prodotto un gusto ricco e un sapore distintivo.

«L’azienda dialoga direttamente sui temi dello sviluppo, della produzione e della coltivazione con prestigiose Università e Istituti di Ricerca e con il mondo agricolo. La consapevolezza dell’impatto industriale sulle risorse naturali è insita nel DNA di Riso Gallo e si manifesta da sempre in azioni concrete, a partire dalla decisione di utilizzare pressoché esclusivamente risone di origine italiana, sostenendo così l’economia del territorio e delle comunità locali e riducendo dunque l’impatto ambientale derivante dal trasporto della materia prima», spiegano Carlo e Riccardo Preve, AD Riso Gallo. «In questa direzione, Riso Gallo ha inoltre adottato diverse pratiche: dal monitoraggio dell’impatto ambientale di tutta la filiera, condotto in partnership con l’Università degli Studi di Milano, cui è affidato lo studio di Life-Cycle Assessment – ripetuto negli anni - che mira alla riduzione dei gas serra; la buona prassi di seminare fiori sugli argini per richiamare gli insetti impollinatori con l’obiettivo di valorizzare la biodiversità dell’ecosistema della risaia; in ultimo, non in ordine d’importanza, l’utilizzo al 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili, insieme all’impegno costante per migliorare i materiali che vengono utilizzati per il confezionamento, come testimoniato dal progressivo utilizzo di cartoncino certificato FSC per tutti le nostre confezioni, concreto segnale della sensibilità alle tematiche della riforestazione».

Gli alti standard di qualità della filiera Riso Gallo sono garantiti dalle certificazioni BRC e IFS e dall’attività del centro di ricerca e sviluppo interno all’azienda, focalizzato sullo sviluppo e sulla sperimentazione in campo di nuove qualità di riso italiane, non modificate geneticamente e finalizzate alla minimizzazione dell’impatto della coltivazione sull’ambiente e sulle sue risorse.