Dal Consorzio di tutela del Salame di Varzi arrivano i numeri della produzione della DOP relativi all’anno 2014: sono 441.394 i salami certificati prodotti dai Consorziati. Numeri in linea con l’anno precedente.

Incredibile la performance del preaffettato con 65.681 vaschette prodotte, il 208% in più rispetto al 2013, che si è chiuso invece con 31.510 vaschette (fonte IPQ - Istituto Parma Qualità).

Dati che testimoniano che gli estimatori del salame di Varzi sono sempre più numerosi, tanto da non essere più concentrati nel solo territorio diproduzione, ma diffusi su tutta la Penisola. “Il nostro è un prodotto che fino a qualche tempo fa era conosciuto principalmente in Lombardia. Oggi però non è più cosi; ha molti estimatori sia al Nord, Veneto e Liguria, che al Centro, principalmente nel Lazio.Abbiamo segnali positivi provenienti anche dal Sud Italia” ha affermato Fabio Bergonzi, Presidente del Consorzio di tutela del Salame di Varzi.

“Riscontriamo una certa attenzione anche dall’estero, principalmente dalla Germania e dall’Inghilterra, ma le quantità esportate sono ancora minime. Uno dei prossimi obiettivi del Consorzio èquello di far conoscere questa eccellenza del nostro Paese anche ai consumatori di tutto il mondo” ha concluso Bergonzi.

Il Consorzio di tutela inizialmente volontario si è costituito nel giugno del 1984 con lo scopo di conseguire il riconoscimento della Denominazione di Origine, nonché di svolgere attività promozionale, di vigilanza, di tutela e garanzia del prodotto. Vanta 12 produttori aderenti.

Dal 2001 il Salame di Varzi DOP è certificato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali; i controlli vengono eseguiti dall’Istituto Parma Qualità.

Il Consorzio è stato riconosciuto di Tutela con decreto dal MIPAAF il 28/01/2009.