È un momento delicato per il settore alimentare italiano, interessato da un lato dalla profonda crisi di alcuni comparti, tra cui il dolciario, dall’altro da un forte incremento del consumo di pasta: tale fenomeno sta interessando in modo consistente Sgambaro, l’azienda originaria di Castello di Godego, in provincia di Treviso, che ha intensificato di quasi il 30% la propria produzione. Ne abbiamo parlato con il Presidente del pastificio Pierantonio Sgambaro, che ha raccontato in che modo l’azienda sta affrontando questo momento e quali misure sono state adottate per tutelare i dipendenti ancora al lavoro.

Qual è, attualmente, la situazione del settore alimentare?

Il settore alimentare sta vivendo un momento delicato, caratterizzato da un lato, dalla crisi di alcuni comparti, come ad esempio quello legato ai dolci da ricorrenza, nella fattispecie colombe e uova di Pasqua, momentaneamente accantonati anche dalla Grande Distribuzione. Al contrario, il consumo di pasta sta registrando un incremento, che per noi si aggira attorno al 30%, portando ad un consistente aumento percentuale della produzione per buona parte dei pastifici italiani. Tale aumento della richiesta, inoltre, coinvolge anche i mercati esteri che stanno implementando notevolmente la domanda di pasta, da quella tradizionale, a quella integrale, fino alle referenze senza glutine.

In che modo state provvedendo al supporto, sia in termini di tutela della salute che, eventualmente, sul fronte economico dei vostri dipendenti e collaboratori che non hanno cessato l’attività lavorativa?

Tuteliamo la salute dei nostri dipendenti in ogni modo: l’uso di mascherine e la distanza di sicurezza, oltre ad essere imposti per legge dai vari Decreti Amministrativi emanati, sono dispositivi di sicurezza da sempre impiegati nel nostro stabilimento, che dispone di strumenti tecnologicamente avanzati che necessitano solo di un operatore per ogni linea di produzione e che, quindi, impediscono a prescindere qualsivoglia tipo di assembramento. Gli impianti sono sottoposti a disinfezione costante ed abbiamo attivato un servizio di assicurazione in caso di malattia per tutti i nostri dipendenti. Lavoriamo, infine, all’introduzione di bonus e incentivi economici che premino anche l’impegno profuso da tutti i nostri operatori in un momento difficile come quello che stiamo affrontando.

In che modo sta procedendo l’azienda per garantire il proprio supporto all’agricoltura italiana?

Sostenere l’agricoltura italiana è la nostra mission da oltre 20 anni: collaboriamo con gli agricoltori e promuoviamo l’utilizzo dei prodotti italiani di grande qualità. Lavoriamo per garantire l’assenza dei pesticidi, evitiamo il trasporto internazionale delle merci, reperendo il grano direttamente dal campo ed evitando eventuali contaminazioni delle derrate provenienti da magazzini di cui non conosciamo l’origine. Ci occupiamo della cura e della pulitura del grano, preservandone la qualità: in questo modo, otteniamo un prodotto sicuro il cui processo produttivo ci consente di diminuire notevolmente le emissioni di CO2, grazie alla reperibilità di materia prima a chilometro zero. Portiamo avanti, inoltre, la rotazione delle colture, arrivando a fine raccolto con una percentuale di residuo contaminante quasi pari a zero.

Come si muove Sgambaro sul fronte della sostenibilità?

L’intero processo produttivo utilizza energia proveniente da fonti rinnovabili; lavoriamo alla realizzazione di un packaging in carta riciclabile e ci adoperiamo per compensare le nostre emissioni aderendo ad iniziative di valorizzazione e manutenzione dei boschi.Collaboriamo, infine, ad un progetto di tutela dell’ecosistema della Laguna Veneta, finalizzato alla riduzione dell’anidride carbonica in atmosfera tramite il suo stoccaggio nel suolo.

Sono in cantiere nuovi prodotti? Qual è lo stato dell’arte dei lanci ufficiali di eventuali nuove referenze alla luce dell’emergenza Coronavirus?

L’emergenza sanitaria in corso ha lievemente rallentato, ma non ha fermato, le nuove produzioni in cantiere: risale a pochissimo tempo, infatti, fa il lancio di una linea di baby food, ossia pastine integrali e bio, disponibili anche per i bimbi dai 12 mesi in su. Nei prossimi giorni, infine, lanceremo nuove referenze che andranno ad ampliare la gamma di pasta di grano duro integrale che andrà a soddisfare la sempre crescente richiesta di questa tipologia di prodotti da parte dei consumatori italiani.