Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 28 Marzo 2024 - ore 17:30
I prodotti a elevato contenuto di servizio, come capsule e cialde, stanno calamitando l’interesse dei produttori di caffè, un mercato che ha ormai superato il 90% di penetrazione.
L’attuale crisi economica non ha risparmiato il comparto dell’olio d’oliva che punta sull’extravergine e sulla presenza obbligatoria in etichetta della dicitura made in Italy.
Con l’acquisizione di Motta e Alemagna, Bauli arriva al 40% di quota nei lievitati da ricorrenza. E la massa critica serve soprattutto a sopravvivere.
Si mantiene stabile il comparto stationery, con note particolarmente positive a valore e a volume per matite colorate, pastelli a cera, correzione e marcatori.
Il dinamismo del settore è confermato su più fronti: innanzitutto dall’industria di marca, che trova l’automatic retail un canale strategico per avvicinare i consumatori.
In una categoria commodity come quella delle conserve rosse le aziende giocano la carta della qualità e del servizio per riqualificare l’offerta. Mentre le performance dei sughi pronti sono sempre positive.
Gli animali domestici sono considerati sempre più spesso componenti della famiglia, da accudire e da curare. Obiettivo delle aziende del settore è quindi fare in modo che i proprietari possano scegliere tra un’offerta sempre più ampia e segmentata.
Generale crisi dei consumi e temperature non favorevoli hanno contribuito al rallentamento di entrambe le categorie di bevande, il primo della loro storia. Ma gli spazi di crescita restano comunque ampi, così come resta forte l’impegno dei player in attività di comunicazione.
La profumazione si conferma il driver del comparto degli ammorbidenti, che vedono nei concentrati il vero motore dello sviluppo. Avanza invece la formula 2in1 nel mercato degli additivi.
Versatili e sempre pronte all’uso, le conserve ittiche registrano un trend positivo e ampi margini di sviluppo, orientato a soddisfare le richieste di benessere e di un buon rapporto qualità-prezzo avanzate dai consumatori.
In piena forma e con interessanti prospettive, il mercato del pane e dei sostitutivi continua a erodere quote al pane fresco e a distinguersi per qualità, varietà a scaffale, innovazione tecnologica e di idee.
E’ arrivata la stasi dei consumi: ma nella birra, a differenza di altre categorie, sono premiati i prodotti di maggiore qualità.
La promozionalità si mantiene al di sotto della media grocery in un settore presidiato da pochi brand che differenziano l’offerta in nuovi ambiti, come quello degli antitarme alimentari.
I consumi di formaggi a pasta dura tengono, ma è a livello produttivo che si delineano le maggiori difficoltà. La crisi del settore lattiero-caseario non è superata e le quotazioni all’origine non risalgono.