“I cardini del Piano dell’Azienda di «salvaguardia del lavoro», che prevede, accanto all’attivazione della Cassa Integrazione Straordinaria (CIGS) per la gestione degli interventi di ristrutturazione e risanamento di molti punti vendita, anche un piano di uscite su base volontaria ed incentivata (con attivazione anche della NASPI) da abbinare ad interventi di ricollocazione e riqualificazione professionale, sono stati confermati per il 2020 anche per la rete commerciale ex-Auchan”. Lo ha dichiarato ieri sera in una nota diffusa alla stampa Margherita Distribuzione.

L’Azienda ha confermato non solo tutti gli interventi e gli obiettivi che prevedono la valorizzazione e l’integrazione della rete commerciale ex-Auchan nella rete Conad (per la gran parte pari a circa il 60%) o nella rete di altri primari operatori di mercato (per la rimanente parte di circa 40%), da completare entro la metà del 2020, tenuto conto anche di quelle che saranno le valutazioni finali sull’operazione da parte dell’Antitrust (previste per la fine di febbraio). Ma ha anche ribadito che tutti gli interventi sulla rete commerciale ex-Auchan (e soprattutto quelli di integrazione nella rete Conad) sono - e saranno - accompagnati da misure di “salvaguardia del lavoro”.

“Il ricorso alla CIGS - precisa Margherita Distribuzione -, è solo uno degli strumenti previsti per supportare gli interventi di ristrutturazione e risanamento di alcuni punti vendita (soprattutto quelli di grandi dimensioni - ipermercati - e quelli che devono recuperare «parametri minimi» di sostenibilità economico-finanziaria ed operativa), preliminari all’integrazione di tali punti vendita nella rete commerciale Conad o nella rete di altri primari operatori di mercato. Il ricorso alla CIGS permette, inoltre di dare continuità di reddito ai Lavoratori interessati dai processi di risanamento e ristrutturazione”.

“Accanto all’utilizzo della CIGS come già previsto per il Personale delle Strutture di Sede - conclude la nota - anche per il Personale della rete commerciale, è stato messo a punto, per il 2020, un «piano straordinario» per la gestione e la salvaguardia dei livelli occupazionali che preveda l’attivazione anche di altre misure, da applicare in maniera «combinata» tra loro, che possono rispondere sia alle esigenze ed alle necessità dei Lavoratori che a quelle dell’Azienda”.