Sostenibilità economica e sostenibilità ambientale rappresentano un connubio indissolubile per Conserve Italia e possono essere ottenute puntando sull’agricoltura di precisione. Lo dimostra il progetto triennale di innovazione agronomica dal titolo “Agricoltura di precisione sulle colture orticole industriali per migliorare la gestione delle risorse idriche, dei fertilizzanti e dei pesticidi” che il Consorzio cooperativo dei marchi Valfrutta, Yoga, Cirio, Derby Bue e Jolly Colombani ha concluso nel corso del 2019, dopo aver sperimentato nuovi strumenti da mettere a disposizione degli agricoltori, come sistemi di allerta personalizzati per i trattamenti fungicidi e l’applicazione per smartphone che informa in maniera dettagliata sullo stato nutrizionale delle piante.

I risultati di queste attività, svolte nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, l’Università di Genova e il C.I.C.A. di Bologna, sono stati presentati nel corso di un convegno tenutosi nella sede aziendale di San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna.

“Ridurre l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente è un impegno che portiamo avanti da anni, promuovendo coltivazioni sempre più sostenibili a partire da un minore consumo idrico e da una razionalizzazione del ricorso ai fitofarmaci – ha dichiarato il presidente di Conserve Italia, Maurizio Gardini -. Siamo una grande cooperativa che riunisce migliaia di agricoltori, la nostra filiera integrata parte dal seme, passa dal campo e dopo la trasformazione industriale arriva fino alla commercializzazione; siamo quindi in grado di controllare l’intero processo produttivo”.

Il progetto triennale, co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, ha coinvolto tre aziende agricole associate a Conserve Italia presenti nelle province di Ferrara e Piacenza.

Per rendere più efficaci ed efficienti i trattamenti fungicidi, sono stati sperimentati sistemi di allerta in particolare per la peronospora del pisello e del pomodoro, l’antracnosi del fagiolo e l’alternariosi del pomodoro. Grazie a bollettini resi disponibili ogni giorno per ogni patogeno, questi sistemi di allerta hanno consentito agli agricoltori di eseguire trattamenti solo nel caso fosse previsto un rischio di infezione medio o alto, evitando così i trattamenti a calendario. La possibilità di distribuire prodotti fungicidi solo quando realmente necessario ha garantito così agli agricoltori di risparmiare tempo e risorse e di diminuire l'impatto ambientale dei sistemi colturali, grazie all'impiego di quantitativi minori di prodotti fitosanitari.

È stata invece sviluppata una applicazione per quantificare lo stato nutrizionale delle colture, permettendo al coltivatore di utilizzare il proprio smartphone per capire se la coltura di interesse si trovi in condizioni di marcato stress, leggero stress, leggero consumo di lusso o marcato consumo di lusso. Queste informazioni hanno consentito all'agricoltore di dosare correttamente il quantitativo di azoto da distribuire, evitando sia perdite produttive dovute a insufficiente disponibilità di nutrienti che problemi dovuti ad eventuale sovradosaggio (per via dell'aumentata suscettibilità ad allettamento o ad infezioni da parte di patogeni fungini). Si è al contempo limitato al minimo il rischio di sovradosaggi - frequenti nel caso di concimazioni azotate di copertura – che porta a perdite di azoto nell'ambiente. La app è da qualche mese disponibile per mais e recentemente è stata estesa anche al pomodoro da industria.