Rafforzare la filiera e puntare sulla sostenibilità: questo è quanto emerso dall’incontro tra i vertici dell’azienda Molini Pivetti avvenuto a Renazzo, in provincia di Ferrara.
La holding, che da oltre 140 anni produce farine di alta qualità e che mantiene uno stretto contatto tra famiglia, terra e agricoltori, nel 2015 ha creato il marchio CPP - Campi Protetti Pivetti, una filiera controllata e verificata, certificata dall’ente internazionale CSQA. Da luglio scorso, circa il 60% dei CPP è stato riconosciuto sostenibile, in base agli standard di riferimento ambientale, sociale ed economica, per un totale di oltre 10 mila tonnellate di grano prodotte.
CPP testimonia il rapporto diretto fra il molino e gli agricoltori aderenti al disciplinare che, in sinergia con Pivetti, hanno scelto di adottare “Buone pratiche agricole” - in linea con la PAC - e valori di trasparenza. Fondamentalmente è divulgare questo modello di filiera ben organizzato, per riuscire a premiare gli agricoltori adeguatamente, contenere le oscillazioni di mercato della materia prima e proporre al consumatore finale un prodotto di alta qualità e sostenibile.
I grani della filiera Campi Protetti Pivetti provengono esclusivamente da terreni delle province di Bologna, Modena e Ferrara, lontani da fonti di inquinamento quali industrie o strade a grande percorrenza.
Fondamentali per i parametri di sostenibilità CPP anche le emissioni di CO2 in ogni fase produttiva e fino allo smaltimento del prodotto, emissioni che nello scorso anno sono state misurate in 0,546Kg su ogni chilo di farina. L’obiettivo è quello di abbassare ulteriormente le emissioni di anidride carbonica, soprattutto nel fase agricola e in quella di trasporto.