A quasi due anni dallo scoppio della pandemia, lo studio Osservatorio europeo dell’igiene fa il punto sui cambiamenti nei comportamenti e gesti barriera della popolazione. In Italia baci e strette di mano resistono anche al virus.

A quasi due anni dallo scoppio della pandemia, si può dire senz’ombra di dubbio che gli italiani hanno imparato a lavarsi le mani. Sono, infatti, i secondi in Europa in fatto di igiene, superati solo dalla Germania, ma col miglior incremento, avendo colmato in pochissimo tempo il distacco che li separava dai Paesi nordici. Ma se questo comportamento, adottato evidentemente come barriera per arginare il Covid-19, vede gli italiani primeggiare, sul fronte del distanziamento sociale sembra che pesi di più l’effetto aperture: baci sulle guance e strette di mano stanno tornando ai livelli pre-2020.

È quanto emerge dallo studio Osservatorio Europeo dell’Igiene, realizzato da Ifop, Institut français d'opinion publique, per XLoveCam effettuato tramite questionario online autosomministrato dal 7 all'8 luglio 2021 su 5.039 persone di 18 anni e più, composto da un campione rappresentativo delle popolazioni italiana, spagnola, francese, tedesca e britannica. Lo studio mira a indagare proprio i cambiamenti sociali nell’ambito dei “gesti di barriera” (indossare la mascherina, salutare senza contatto fisico, igiene delle mani, ecc.) dopo l'ultimo lockdown, tanto importanti anche in tempo di green pass.