Da quando è subentrata in Italia l’emergenza coronavirus molte aziende hanno scelto di riconvertire le loro produzioni per aiutare gli operatori sanitari, la Protezione civile e le forze dell'ordine, in particolare in relazione alla penuria di mascherine e disinfettante per le mani.

Anche Ramazzotti – informa corriere.it - si è allineata a questa tendenza, visto che produrrà disinfettante per le mani a sostegno della comunità locale del paese di produzione Canelli (provincia di Asti).

Lo stabilimento ha iniziato a produrre e imbottigliare la soluzione disinfettante dal 27 marzo scorso, per poi distribuirlo alla Croce Rossa italiana, alla Protezione civile, ai Vigili del fuoco e agli impiegati del Comune e dell’azienda.

La produzione di disinfettante è stata avviata quando ancora la situazione non era così emergenziale, con le prime bottigliette distribuite al personale della distilleria e degli uffici di Milano. L’azienda non è stata riconvertita completamente, per rispettare il timing e le scadenze di consegna delle confezioni dell'amaro soprattutto con il mercato estero, ma ha dedicato alcune linee alla produzione e all’imbottigliamento del disinfettante. Ogni bottiglietta viene riempita manualmente, e così continuerà nei prossimi giorni: non è solo uno sforzo economico, ma anche fisico da parte dell’azienda. Nella miscela di disinfettante viene inserita anche una parte di distillato di scorza d’arancia, lo stesso usato nell’amaro, per renderlo più caratteristico e per dare una nota più dolce (per quanto possibile) alla situazione.