Siticibo, programma di Banco Alimentare, è la prima applicazione della Legge 155/2003, cosiddetta “del Buon Samaritano”, fortemente richiesta da Banco Alimentare quale soluzione giuridica a un’impellenza etico-sociale che fino ad allora non si era potuta affrontare: l’elevato spreco di alimenti nelle mense scolastiche e nella ristorazione collettiva, che contrastava con l’allungarsi delle file fuori dalle mense per poveri. Dal 2005 è stato avviato anche il recupero dal canale gdo, ovvero dai supermercati da cui vengono ritirate le eccedenze alimentari secche, fresche, cotte, surgelate che non possono più essere commercializzate, ma possono essere donate. Condizione necessaria per l’operatività è la stipula di accordi tra i diversi soggetti coinvolti: la ristorazione, la gdo, i singoli Banchi alimentari che operano sul territorio nazionale, e organizzazioni partner destinatarie finali del cibo raccolto. Un insieme di procedure chiare, semplici e di immediata comprensione e applicazione per garantire la tutela del consumatore finale, paradigma di efficacia ed efficienza delle partnerships fra realtà differenti, profit e non profit. Un’ulteriore opportunità di sviluppo è stata l’entrata in vigore della Legge 166 nel 2016, la cosiddetta legge Gadda “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi”, che ha dato un forte impulso al programma Siticibo. Dall’entrata in vigore della legge - settembre 2016 - si è rilevato un aumento delle tipologie di alimenti recuperati, soprattutto di prodotti freschi e molto deperibili, da nuove fonti come congressi, eventi, pesce confiscato e sequestrato, fino all’avvio dell’attività di recupero dalle navi da crociera.

In 20 anni sono stati raccolti oltre 13 milioni di pasti dalla ristorazione e sono state recuperate 95.000 tonnellate di alimenti, equivalenti a 190 milioni di pasti dai punti vendita della gdo. Solo nel 2022 Siticibo ha permesso di recuperare 16.419 tonnellate di cibo, per un totale di 32.837.544 pasti. La raccolta attraverso Siticibo permette una maggior diversificazione del prodotto disponibile, rispetto al prodotto secco tradizionale e Banco Alimentare è impegnato affinché si possano ampliare le referenze oggetto di donazione, per offrire un paniere sempre più vario e una maggiore riduzione dello spreco.

Lo sviluppo di Siticibo in tutta Italia rimane oggi ancora potenzialmente ampio. Banco Alimentare punta a un ulteriore sviluppo con un obiettivo di aumento nel triennio del numero dei punti vendita gdo coinvolti (+24%) e una conseguente crescita degli alimenti recuperati (+20%). Per il canale della ristorazione si punta al consolidamento e alla stabilizzazione dell’attività attuale, che purtroppo risente ancora degli effetti negativi legati al periodo pandemico.