Multa da 60 milioni di euro inflitta dall’Agcm a Unilever Italia Mkt. Operations S.r.l. per aver violato l’articolo 102 del ‘Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea’, ponendo in essere – spiega l’authority – “un abuso di natura escludente idoneo a ostacolare la crescita dei concorrenti nel mercato del gelato preconfezionato monodose da impulso, nel quale la società italiana della multinazionale anglo-olandese detiene una posizione dominante, principalmente attraverso la vendita dei gelati a marchio Algida”.

Nel corso dell’istruttoria, originata da una segnalazione di un piccolo produttore di ghiaccioli ‘La Bomba’, operante in prevalenza presso gli stabilimenti balneari, l’autorità ha accertato l’adozione da parte di Unilever di una strategia escludente a danno dei concorrenti (sia quelli piccoli che quelli di maggiore dimensione), composta da un ampio utilizzo di clausole di esclusiva merceologica e da una serie articolata di ulteriori condizioni fidelizzanti, strumenti di politica commerciale e condotte complessivamente volti a mantenere, formalmente o sostanzialmente, l’esclusiva delle forniture agli esercizi commerciali che costituiscono la propria clientela, ostacolando, per tale via, la concorrenza.

“Nel mercato del gelato confezionato in singole porzioni e consumato fuori casa, e pertanto relativo a un prodotto tipicamente destinato a un consumo cosiddetto da impulso – continua la nota dell’Agcm - le politiche di vendita adottate nei confronti degli esercenti assumono un rilievo determinante nell’orientamento delle scelte di consumo finale, fortemente condizionate dall’offerta concretamente disponibile nel luogo dove sorge l’impulso del consumo stesso. Pertanto le condotte abusive sanzionate, obbligando o incentivando la clientela di Unilever a mantenere in offerta una sola marca di gelato, hanno arrecato un sostanziale pregiudizio alla libertà di scelta del consumatore, limitandone la possibilità di reperire i gelati offerti dai concorrenti che, per qualità e gusto, avrebbero potuto essere preferiti a una parte dei gelati Algida”.

La multinazionale, che in Italia fattura 1.424 milioni di euro però non sta al gioco, respinge le accuse, che sarebbero “derivanti da diversi errori di valutazione da parte dell'Autorità” e annuncia l'intenzione di ricorrere in sede competente.

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