I sindacati del commercio - Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – hanno approvato, tramite consultazione referendaria dei lavoratori, il primo contratto integrativo di Coop alleanza 3.0, siglato lo scorso 23 settembre e che sarà applicato a circa 16 mila persone.

È emersa, riporta una nota congiunta, un’ampia maggioranza di approvazione, da parte di un numero straordinariamente elevato di lavoratori, con oltre il 75% di voti favorevoli. Dal 1° gennaio 2023, dunque, il contratto entrerà in vigore.

Le assemblee partecipate hanno permesso di valutare e valorizzare il risultato raggiunto, così come sono state espresse criticità su alcune mediazioni individuate, come emerge dal circa 22% di voti contrari. Poco più del 2% invece, pur partecipando alla consultazione, ha preferito non esprimere un voto.

Ricordiamo che gli accordi raggiunti con le sigle sindacali prevedono un salario fisso aziendale di 72 euro mensili, in funzione dei risultati, una retribuzione trimestrale variabile di 500 euro, calcolata a seconda degli obiettivi del punto vendita, e un salario variabile annuo di mille euro.

Inoltre, la cooperativa prevede l’erogazione di 150 mila ore di formazione, con particolare riguardo per la gestione dei reparti dei freschi e freschissimi, il reclutamento, nel prossimo triennio, di 600 nuovi apprendisti, e il consolidamento della posizione lavorativa degli addetti part-time (in tutto 1.250), grazie a un orario più esteso, che sarà finalizzato a superare la logica dei contratti a 800 ore annue.

L’integrativo dedica un capito anche al tema del welfare con il rafforzamento delle misure verso la famiglia, la tutela della maternità e paternità, delle persone fragili, della parità di genere e di coloro che si trovano in condizioni economiche difficili.