Il 2017 è appena cominciato, ma il centro studi Promotor ha già stilato il consuntivo 2016 del settore auto. Secondo i dati del Ministero dei Trasporti, in dicembre sono state immatricolate 124.438 autovetture con una crescita del 13,06%, mentre nell’intero 2016 le immatricolazioni sono state 1.824.968, con una variazione positiva del 15,82 per cento.

Il mercato italiano ha dunque recuperato terreno con rapidità, pur rimanendo su un livello che è ancora inferiore del 26,8% rispetto al massimo ante-crisi del 2007, quando le vetture vendute erano state 2.493.106 e del 16,1% rispetto alla media annua di 2.174.577 immatricolazioni che ha caratterizzato la fase ciclica 1993-2007.
Secondo Promotor il gap che ancora rimane su quest’ultimo livello dovrebbe essere colmato nel 2018, mentre nel 2017 le immatricolazioni dovrebbero attestarsi a 2.031.000 unità.

Permangono infatti le due condizioni che hanno determinato la ripresa, iniziata nel 2014 e sviluppatasi poi con tassi a due cifre: forte domanda di sostituzione e maggiore fiducia dei consumatori.

Anzi il serbatoio di domanda di sostituzione insoddisfatta è ancora molto rilevante. A riprova di un maggiore ottimismo delle famiglie c’è invece lo spostamento degli acquisti verso una fascia più alta: a tenere banco nel 2016 non sono state più le utilitarie, ma le cilindrate medie e medio superiori.