Dopo la promozione dell’ufficio studi di Mediobanca, che la qualifica come l’impresa della Gdo con la maggiore redditività per metro quadrato, Esselunga presenta i risultati finanziari del 2015, che sottolineano come l’impresa fondata dal patron Bernardo Caprotti resti un ottimo esempio da tutti i punti di vista.

Il Gruppo ha chiuso il 2015 con vendite per 7.312 milioni (+4,3 rispetto al 2014), incremento particolarmente significativo considerando che il mercato di riferimento è cresciuto del 2,4%, secondo Iri.

Il margine operativo lordo, di 625 milioni, è salito di 20 punti, rispetto all’anno precedente (521 milioni). Il risultato operativo è stato pari a 431 milioni (+29% rispetto al 2014). Cresce anche l’utile netto, a 290 milioni (+37% verso i 212 milioni del 2014). La posizione finanziaria netta passa a -116 milioni di euro (-85 milioni nel 2014).

“La politica di contenimento dei prezzi, pur a fronte di un incremento dei costi dei fornitori, si è rivelata ancora una volta centrale nella strategia di Esselunga – riferisce la nota del Cda -, premiata con una crescita dei clienti del 5%, trainata anche da numerose iniziative promozionali”.

Gli investimenti dell’ultimo esercizio sono stati di 400 milioni, coerenti con un piano che, dal 2010 a oggi, ha visto il gruppo impegnato con un budget di 1,8 miliardi.
Nel 2015 sono stati aperti i negozi di Milano Via Adriano, Rozzano (MI), Casale Monferrato (AL), Sesto Calende (VA), Soliera (MO); sono stati demoliti e ricostruiti, ampliandoli, i negozi di Corte Franca (BS) e Sassuolo (MO) mentre è stato completamente ristrutturato il negozio di Milano Viale Papiniano. Nel 2016 è prevista, tra le altre, l’inaugurazione del primo superstore di Roma.