Bad juice: questo il nome che l'Ispettorato Centrale Repressione Frodi (Icqrf) e i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Pisa, hanno dato a una rilevante operazione, diretta dalla Procura della Repubblica di Pisa, con la collaborazione di Eurojust, che ha portato al sequestro di beni per oltre 6,5 milioni di euro in un'indagine su una maxi frode nella produzione e commercializzazione di succo concentrato di mela sofisticato con acqua e sostanze zuccherine e falsamente dichiarato come biologico di origine europea.

Le indagini hanno permesso di eseguire 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere. L'operazione non solo ha bloccato oltre 1 milione e 400.000 kg di prodotto falso bio, ma anche di falso prodotto "comunitario" che in realtà tale non era.

"Il nostro sistema di controlli è riconosciuto tra i migliori al mondo e, ancora una volta, lo abbiamo dimostrato. L'operazione conferma la robustezza del nostro apparato e l'impegno del Ministero per la tutela dei consumatori e dei produttori italiani”, ha dichiarato il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio.

Il Mipaaft ricorda che nei primi 4 mesi del 2019, in confronto con il medesimo periodo 2018, l'Icqrf ha potenziato del 15% i controlli sul bio, con un incremento del 23% degli operatori sottoposti a verifiche. Così gli irregolari sono passati dal 7,2% al 18,1%. Le contestazioni amministrative si sono più che quintuplicate, ma anche le diffide sono aumentate del 68%, a tutto vantaggio dei produttori che commettono meri errori formali.