Si scaldano i motori per Cibus 2018: la rassegna parmense, 7-10 maggio, presenterà infatti 1.300 nuovi prodotti. Tra i filoni della produzione alimentare italiana a maggiore crescita, i prodotti ispirati a salute e benessere e i piatti pronti. Nell’area Cibus Innovation Corner, inoltre, verrà esposta la top 100 delle novità.

Fra i cibi salutistici il salone, forte di 3.100 stand, metterà in mostra, per esempio, l’albume fresco bio in bottiglia con tappo riavvitabile, i fuori pasto a base di pomodoro spalmabile, il condimento spray alla curcuma in olio, l’aceto di mele non filtrato e non pastorizzato da bere al mattino.

Nei piatti pronti le novità vanno, per citare a caso, dal brodo di vegetali essiccati che si prepara come una tisana, al couscous di farina di ceci, alle insalate fresche, senza conservanti, con tappo richiudibile, ai burger di sole verdure fresche, senza glutine, soia, latte, olio di palma.

Per i formaggi ci saranno, fra l'altro, la stracciatella snack, le cialde di formaggio croccanti cotte al forno, senza lattosio, il Trullocchiato pugliese stagionato in grotta con aggiunta di fermenti propionici in fase di riposo.

Per i salumi e le carni citiamo solo la bresaola di scottona senza conservanti a basso contenuto di sodio, priva di conservanti, nitriti e nitrati, le costine di maiale da preparare in pochi minuti in acqua, nel microonde o nel forno, senza grassi aggiunti, il salame magro fatto con carne di prosciutto, macerato nel vino rosso Gutturnio, senza glutine e senza latte.

E poi molto altro, come la pasta di Gragnano al caffè, il panettone farcito alla crema di zucca, zenzero e cannella con canditi di zucca, i dessert a base di quinoa dolce e frutta fresca, il sale rosa dell’Himalaya con tartufo bianco, lo snack con pera dell’Emilia e succo di limone di Sicilia.

Cibus ha redatto una lista completa delle novità, con foto e descrizioni, da consultare all’indirizzo cibus.it/nuovi-prodotti.

La 19° edizione della fiera cade in una congiuntura favorevole, in cui l’economia italiana investe e spera in una ripresa. Il comparto alimentare chiude il 2017 con risultati rilevanti: l’export è aumentato del 7% sull’anno precedente e anche le vendite sul mercato interno fanno segnare una debole ma incoraggiante crescita dello 0,8 per cento. La stima del totale esportazioni a fine 2017 si attesta a 32,1 miliardi di euro.

Arrivate a un fatturato complessivo di 137 miliardi di euro (190 circa se consideriamo l’intero comparto agroalimentare, comprensivo del primario), le nostre industrie puntano nel 2018 a rinnovare il buon passo del 2017, con aumenti di produzione ed export prossimi, rispettivamente, al +2 e al +7%, e un aumento delle vendite interne più tonico, fra il +1 e il +2 per cento.