Auchan, che da 3 anni registra perdite (537 milioni nel solo 2018) oggi perde ancora oltre 1 milione di euro al giorno: queste le prime cifre emerse ieri, 30 ottobre, al Mise nell’incontro fra Conad e i sindacati alla presenza del sottosegretario, Alessandra Todde, e del vicecapo di gabinetto Giorgio Sorial.

Il “rosso” del triennio, superiore a 800 milioni (1,1 miliardi di gestione caratteristica) è imputabile a varie ragioni, fra le quali soprattutto il deterioramento della rete e della relazione dell’insegna con i consumatori, così rapido che, nel 2019, la situazione è di nuovo peggiorata (-6,7% dei ricavi rispetto al progressivo di settembre 2018).

Il piano, che ancora deve accogliere i rilievi dell’Agcm, parte proprio dal quadro di deterioramento che, secondo Conad, può essere affrontato e superato solo con interventi organizzativi e di business a carattere straordinario, efficaci e tempestivi.

Il primo passaggio, 170 milioni di investimento, è la “messa in sicurezza” della rete: è prevista, entro la metà del 2020, l’integrazione del 60% degli ex Auchan nel mondo Conad e del restante 40% in altri operatori del settore.

La prima tappa di si è chiusa a fine settembre, con il trasferimento di 109 punti vendita, un fatto che ha permesso a Conad di dimezzare il possibile impatto della crisi aziendale sui dipendenti Auchan, che al momento dell’acquisizione erano 16.140.

Le elaborazioni dei dati disponibili ad agosto avevano evidenziato come, al 31 luglio 2019, ci fosse l’85% dei punti vendita Auchan con Ebitda negativo e un rischio di impatto sui livelli occupazionali che avrebbe coinvolto 6.197 dipendenti.

“Gli interventi e gli investimenti già effettuati – si legge in una nota -, seppure non abbiano ancora riportato in equilibrio i conti dei punti vendita (nei primi tre mesi dall’acquisizione i negozi con Ebitda negativo sono diventati circa il 90%) hanno comunque portato una soluzione occupazionale stabile e garantita da tutti i diritti previsti dalle leggi vigenti a 3.092 dipendenti, mettendo quindi in sicurezza il lavoro di 13.035 persone”.

Il piano industriale prevede che siano subito avviate iniziative per offrire soluzioni occupazionali diverse a 3.105 addetti mediante varie soluzioni: ricollocazioni in Conad, ricollocazioni presso terzi (altre reti commerciali e/o ipermercati), ricollocazione presso i fornitori, outplacement, mobilità incentivata, sostegno al reddito/occupazione (Cigs, ecc.), salvaguardia del lavoro attraverso la maggiore flessibilità, imprenditorialità di ex dipendenti Auchan nel sistema Conad, cioè avviamento alla professione di soci imprenditori.