Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l'ordinanza che vieta l'accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici; di svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto. Resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona.

L'ordinanza inoltre impone la chiusura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all'interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.

Le disposizioni producono effetto da oggi 21 marzo e sono efficaci fino al 25 marzo 2020.

Intanto si conclude una domenica problematica per gli acquisti. La maggior parte delle catene ha deciso la chiusura, a parte Esselunga e Carrefour, che, dove non espressamente vietato dalla Regione, sono rimasti aperti fino alle 15. Il fatto ha spaccato letteralmente in due l'opinione pubblica italiana.

Stretta totale in Lombardia, una delle aree più colpite dal contagio, insieme al Veneto e al Piemonte.

Il governatore della Regione, Attilio Fontana, ha agito in anticipo rispetto al Governo, con misure di contenimento molto più drastiche di quelle vigenti e con un potenziamento dei controlli.

L'ordinanza del 21 marzo, valevole fino al 15 aprile, prevede, fra l'altro, il divieto assoluto dello sport fuori casa anche da soli. Restano aperti solo i super, le edicole, le farmacie e parafarmacie. Deciso il fermo dei cantieri edili e degli studi professionali, nonché la sospensione dell'artigianato e dei mercati scoperti anche per la parte alimentare.

Lo stesso 21 marzo il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato un nuovo Dpcm, che prevede da domani, lunedì 23 marzo, fino al 3 aprile misure, pe il commercio, praticamente identiche a quelle del'ordinanza lombarda. Vengono inoltre chiuse tutte le attività produttive non considerate essenziali, le quali devono però ancora essere circostanziate.

Aggiornato alle ore 17 del 22 marzo 2020

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