Eataly chiude l’esercizio 2019 con un fatturato consolidato di 527 milioni di euro, in crescita del 7 per cento. Molto robusta la variazione dell’Ebitda, che sale di 22 punti e raggiunge 25 milioni. Durante l’esercizio gli investimenti per lo sviluppo hanno toccato 22 milioni, mentre l’utile netto è stato di 8 milioni.

“Il 2019 si è dimostrato un anno molto importante – commenta l’azienda in una nota -. Il nostro modello di business si dimostra sempre più solido e sostenibile nel lungo periodo. L’anno è stato suggellato dall’apertura del negozio di Toronto, a novembre, e da un piano di sviluppo chiaro per i prossimi anni”, piano che prevede, a quanto si sa, i negozi di Dallas, Londra, Verona, San Josè, in California, e, molto probabilmente, Austin, in Texas, San Francisco, Seattle, Vienna, Lisbona, Madrid e Bruxelles.

Anche i primi 2 mesi del 2020 sono stati caratterizzati da un’ulteriore crescita. Successivamente l’azienda ha adottato le misure per salvaguardare la salute e la sicurezza dei propri collaboratori, fornitori, partner e consumatori, anche se Eataly, in quanto attività alimentare, è rimasta aperta e operativa in tutto il mondo. Ovviamente la parte di ristorazione e di scuola dei negozi è chiusa ovunque.

Per affrontare la situazione odierna e dare continuità al piano di sviluppo e di nuove aperture, anche sotto il profilo finanziario, il Cda ha proposto all’assemblea dei soci alcune misure: di reinvestire l’intero utile netto in azienda e di non distribuirlo come dividendo e di deliberare un aumento di capitale fino a 25 milioni.