di Luca Salomone

Coupon alle stelle: la distribuzione italiana ne ha veicolati ben 250 milioni nel 2022, con una crescita del 10% rispetto al 2021. Il giro d’affari del settore ha così raggiunto 350 milioni di euro (+16% sul 2021), con un valore medio per singolo buono di circa 1 euro e 40 centesimi, dunque in rialzo del 7% rispetto al 2021.

E la rincorsa è proseguita anche nel primo trimestre del 2023, quando sono stati erogati circa 60 milioni di buoni (+15% rispetto al primo trimestre 2022), per un valore medio di 1,45 euro (+9% rispetto al Q1 2022) e un giro d’affari di 87 milioni di euro (+29% in confronto ai 67 milioni dello stesso periodo del 2021).

Questi i principali dati contenuti nello studio Il mercato del couponing in Italia redatto da Savi, marketing technology company leader nella gestione dei servizi legati all’utilizzo dei buoni sconto e all’analisi dei dati nel mercato della Gdo e non solo.

Numericamente parlando, lo studio conferma quanto i coupon siano sempre più uno strumento fondamentale nella spesa degli italiani. Oltre il 40% delle famiglie è alla ricerca di sconti e offerte e quasi il 60% di esse valuta attentamente prezzi e quantità dei prodotti che intende acquistare con l’obiettivo di massimizzare il ritorno della propria spesa (Fonte: Circana, Demand Signals, Ottobre 2022).

Alla crescita nell’utilizzo è inoltre corrisposto un aumento del 25% dei coupon digitali, che oggi rappresentano il 10,5% del totale transato in cassa.

E per prodotto? Se si va nel dettaglio delle macro-categorie merceologiche ci si rende conto che l’alimentare è il vero motore, in cui si concentra il 43,4% di tutti i coupon.

Tra i beni alimentari più acquistati con buono troviamo le bevande (30,2%), i confezionati in genere (22,8%), il latte e i derivati (16,9%) e i dolciumi (15,6%).

Ma i coupon per i condimenti e i prodotti da forno sono stati utilizzati rispettivamente solo dal 5,9% e dal 4,4% del totale, mentre i surgelati dal 3,5 per cento.

Una quota sempre maggiore dei consumatori utilizza poi strategie di risparmio mirate per acquistare prodotti per la routine di bellezza quotidiana. Il 26,1% dei buoni sconto ha infatti avuto come oggetto articoli per la cura e l’igiene personale e il 20,5% prodotti dedicati alla detergenza. Il 7% dei coupon rientra invece nella categoria dei prodotti per gli animali.

Nota metodologica: la ricerca è stata condotta sulla base dei dati generati da oltre 38.000 rivenditori, che comprendono insegne della moderna distribuzione, esclusi i discount, drugstore, specializzati e farmacie.