Una Giornata mondiale dell’alimentazione, quella di oggi, 16 ottobre 2020, del tutto eccezionale, sia perché si svolge sotto il segno del Covid, un flagello che ha messo a nudo la fragilità dei nostri sistemi agroalimentari e rischia di gettare milioni di persone nella morsa della fame, sia perché coincide con il 75° anniversario della creazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), fondata il 16 ottobre 1945, pochi giorni prima della nascita delle Nazioni Unite stesse, con lo scopo di promuovere le conoscenze in ambito agricolo e migliorare il benessere nutrizionale.

Spiega il direttore generale della Fao, QU Dongyu: “Ciò di cui abbiamo bisogno, ora come ora, è un’azione intelligente e sistemica per portare il cibo a coloro che ne hanno bisogno e, in generale, per migliorare la qualità del cibo per coloro che ne hanno. Un’azione per impedire che i prodotti della terra marciscano nei campi per mancanza di efficienti catene di approvvigionamento. Un’azione per ottimizzare l’impiego degli strumenti digitali e dell’intelligenza artificiale, così da prevedere le minacce ai raccolti, fare scattare automaticamente l’assicurazione sui raccolti e abbattere i rischi climatici. Un’azione per salvare la biodiversità da un’inesorabile erosione. Un’azione per trasformare le città nelle fattorie del futuro. Un’azione di governo per mettere a punto politiche che facilitino l’accesso a regimi alimentari sani. Un’azione avviata da agenzie come la Fao, per diventare fucine d’idee da cui, al tempo stesso, scaturiscano azioni concrete, attraverso collaborazioni con la comunità di ricerca e il settore privato per realizzare tutte le potenzialità dell’innovazione.”

La giornata, ricchissima di eventi online, ha per tema “Coltivare, nutrire, preservare insieme. Le nostre azioni sono il nostro futuro”, e mette al centro i problemi maggiori, dallo spreco di cibo mondiale - 1,3 miliardi di tonnellate all'anno, pari a circa un terzo della produzione totale -, alle carestie e alla mancanza di beni di prima necessità che affamano 700 milioni di persone nel mondo.

A spiegarlo dettagliatamente il rapporto State of food security and nutrition in the World 2020 (Sofi), realizzato dalla Fao stessa, dal Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo e dal Programma alimentare mondiale.

Vai al sito del rapporto Sofi 2020