Come è andato il cashback di Natale? Alla domanda risponde un'analisi di YouGov - società internazionale di sondaggi e ricerche e comunità globale di 8 milioni di persone – che ha a intervistato, attraverso il proprio panel, un campione di 1025 soggetti, rappresentativi della popolazione italiana oltre i 18 anni.

Le procedure per avere accesso all’incentivo - 10% di rimborso sui singoli acquisti non superiori a 150 euro, fatti dall’8 al 31 dicembre con carta e Bancomat – si sono dimostrate relativamente semplici.

Attivare l’identità digitale Spid, che molti però avevano già, non ha comportato problemi per il 60%, come pure scaricare e registrarsi all’app IO, facile per il 73% dei partecipanti. Idem per il caricamento, nel software, del proprio documento, di credito o debito.

Uno dei requisiti per ottenere il rimborso, era di concludere almeno 10 transazioni e l’89% degli italiani dice di averlo fatto in scioltezza, nonostante sia capitato, al 39%, che qualche commerciante non accettasse il pagamento attraverso il Bancomat o la carta di credito.

Su quali merceologie si è concentrata l’attenzione per ottenere il benefit governativo? Gli acquisti – spiega YouGov - sono stati vari. La maggior parte delle persone ha fatto la classica spesa alimentare (83%) e/o ha acquistato prodotti per la cura della casa (57%) e della persona (51%).

Lo shopping ha interessato sia i piccoli negozi, sia le catene, con una preferenza per il retail organizzato e le superfici grandi e medie (17%), rispetto al normal trade e agli indipendenti (8%).

Le persone che hanno partecipato hanno dichiarato di aver speso un importo minimo unitario di 22 euro, mentre la cifra media dei rimborsi, attesi per la fine di febbraio, sarà di 66 euro.