Avanza l’utilizzo del pegno rotativo, istituto che permette di dare in garanzia prodotti alimentari di pregio a fronte di un sostegno di tipo creditizio. Merito del Decreto ‘Cura Italia’ (D.lgs. 18/20), che lo ha esteso a tutte le denominazioni nazionali.

Così Crédit Agricole ha siglato un accordo con il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena: fondato nel 1993, comprende oggi 48 aziende, tra cui Fini Modena, Acetum, Caviro Extra, Fattorie Giacobazzi, Monari Federzoni, Ponti, Varvello.

L’intesa favorirà l’accesso al credito delle imprese, che potranno consolidare il tessuto produttivo locale e, allo stesso tempo, sviluppare i rapporti di tipo commerciale.

Le storiche acetaie avranno a disposizione beni e servizi finanziari a condizioni vantaggiose e, grazie alla possibilità di costituzione delle scorte in pegno, la banca sarà in grado di avviare pratiche di affidamento per generare liquidità, con le opportune garanzie a copertura del rischio.

L’accordo è stato siglato da Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio tutela dell’Aceto Balsamico di Modena e da Maurizio Crepaldi, direttore regionale Parma-Emilia Est di Crédit Agricole Italia.

Nel dettaglio si prevede la possibilità di concedere somme, utilizzabili in una o più soluzioni, in base ai valori di mercato delle giacenze di Balsamico di Modena Igp.

Commenta la presidente Grosoli: “Questa intesa è stata raggiunta in un momento particolarmente delicato per il mondo produttivo. Molte imprese hanno affrontato e stanno ancora affrontando difficoltà legate al perdurare dell’instabilità economica causata della pandemia. Avere la possibilità di accedere al credito, a fronte di un pegno di merce, può veramente, in alcuni casi, fare la differenza.”

Il colosso bancario italo francese si è già distinto, ai primi di febbraio, per un identico accordo stretto con il Consorzio di tutela dei vini Bolgheri, che copre le denominazioni Bolgheri e Bolgheri Sassicaia.

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