Stop alle aste al doppio ribasso: la Camera dei deputati si è espressa ieri, 27 giugno, contro un meccanismo che, oltre a dissanguare produttori e agricoltori alimenta il fenomeno del caporalato. I voti a favore sono stati 369 e 60 gli astenuti, rappresentati da Forza Italia. La proposta di legge, firmata dall’onorevole Susanna Cenni (PD), che andrà anche a regolamentare il sottocosto, possibile solo in certi casi, passa ora al Senato.

Ha dichiarato Fabio Cicone, direttore dell’associazione Terra!, uno degli enti che ha promosso la norma: “Il provvedimento è importante perché giunge alle porte di una nuova stagione di raccolta dei pomodori e manda un chiaro messaggio a quei gruppi della Gdo che utilizzano queste pratiche sleali per rifornirsi di tanti prodotti di largo consumo: d’ora in poi non saranno più tollerate, perché fanno male a tutta la filiera, a cominciare dagli agricoltori e dai braccianti che ancora troppo spesso vengono sfruttati per raccogliere il cibo che mangiamo ogni giorno”.

Le sanzioni saranno pesanti: da 2.000 a 50.000 euro, per arrivare al blocco dell’attività commerciale per la durata di 20 giorni.

Il meccanismo delle aste elettroniche inverse, o al doppio ribasso – spiega ancora Terra! - viene utilizzato da alcune catene distributive per rifornirsi di diversi prodotti: il pomodoro, l’olio, il caffè, i legumi e le conserve di verdura, il latte. Ai fornitori, le centrali d’acquisto della Gdo chiedono tramite e-mail di avanzare un’offerta per la vendita di uno stock di prodotto. Raccolte le proposte, lanciano una seconda asta, nuovamente al ribasso, partendo dal prezzo inferiore raggiunto durante la prima. In pochi minuti, su un portale web, il fornitore è chiamato a competere selvaggiamente con altri, che non conosce, per aggiudicarsi la commessa. Chi si aggiudica la fornitura, spesso si è spinto talmente al limite che, per garantirsi un esiguo margine, deve rivalersi sui produttori da cui acquista la merce. A loro volta, questi ultimi si possono trovare in difficoltà nel garantire i diritti fondamentali ai lavoratori agricoli.

Contro le aste si sono già espress peraltroi, in varie occasioni, anche molti gruppi della Gdo, tra i quali Conad, nella persona dell’Ad, Francesco Pugliese, che, su Linkedin, ha parlato, in questi giorni, di “una pratica orrenda, un meccanismo infernale, che porta i produttori a vendere il loro lavoro a un prezzo minore di ciò che vale”.

Coop Italia ha diramato una nota in cui commenta: “Esprimiamo la nostra soddisfazione per la proposta di legge approvata alla Camera; le aste al doppio ribasso sono una pratica ingiusta che Coop non ha mai usato. Quanto alla pratica del sottocosto sui prodotti alimentari freschi e deperibili la proposta di legge approvata alla Camera è in linea con quanto sostenuto in audizione da Coop, ovvero ne riconosce l’utilità in alcuni casi per limitare gli sprechi dell’invenduto offrendo opportunità di risparmio per i consumatori”.