Ovs ha presentato un’offerta di acquisto vincolante per Stefanel, da tempo in grave crisi e in amministrazione straordinaria da settembre 2019. Le due proposte sul tappeto – la seconda da parte di una cordata di grandi imprenditori, a quanto pare non tessili – saranno esaminate oggi, 16 dicembre, durante un incontro presso il Mise.

A destare l’interesse del leader del pronto moda è soprattutto il marchio storico dell’azienda, fondata da Carlo Stefanel nel 1959, e battezzata, nel 1980, con il cognome dell’imprenditore.

Questa la novità principale emersa a latere della presentazione degli ultimi dati finanziari del gruppo, che si sono dimostrati, nonostante il Covid, molto lusinghieri.

“L’andamento del terzo trimestre dell’anno, ancora caratterizzato dalla chiusura di alcuni punti vendita in numerose aree del territorio a partire dagli ultimi giorni di ottobre, ha dimostrato la resilienza e il ruolo di Ovs nel mercato dell’abbigliamento in Italia – scrive l’amministratore delegato, Stefano Beraldo -. Le vendite, in aumento del 6,1% nel trimestre, e di circa il 10% prima della chiusura forzata di una parte del network, si sono tradotte in un Ebitda allineato a quello dell’anno precedente, con una generazione di cassa di quasi 54 milioni di euro, mentre nel terzo trimestre del 2019 il flusso era pari a 19 milioni”.

Inoltre, il 15 dicembre, l’assemblea straordinaria degli azionisti ha deliberato all’unanimità di aumentare il capitale sociale per un valore massimo di 80 milioni di euro, da eseguirsi entro e non oltre il 31 luglio 2021, con emissione di azioni ordinarie Ovs Spa, con le medesime caratteristiche di quelle già in circolazione alla data di emissione, senza indicazione del valore nominale e con godimento regolare, da offrirsi in opzione ai soci.