Le incertezze della politica, che hanno portato alla caduta del Governo Renzi, e, per conseguenza turbative nell' economia, e la paura del terrorismo, non sembrano scuotere più tanto la voglia di vacanze almeno di una parte degli italiani. Così, nel Ponte dell’Immacolata, che a Milano è cominciato con un giorno di anticipo – ieri 7 dicembre era la festa di Sant’Ambrogio, Patrono della città – più di 3,5 milioni di persone lasciano le proprie case per una meta turistica.

Il dato emerge dal sondaggio “Consumi e vacanze di Natale 2016. La situazione economica del Paese”, condotto comunque dal 21 al 26 novembre, dunque poco prima del referendum costituzionale, da Swg per Confesercenti su un campione di 1.400 soggetti, rappresentativi dell’universo della popolazione residente di età superiore ai 18 anni.

Ben più ottimista Federalberghi, che parla di 6,9 milioni di persone in movimento (in questo caso sono stati considerati anche i casi di una sola notte fuori casa), con una crescita del 12,9 per cento sullo scorso anno.

“Complessivamente – si legge in una nota Confesercenti - a partire è l’8% della popolazione maggiorenne, pari a circa 3.550.000 persone, per una spesa media di 644 euro a testa e un giro d’affari totale di 2,3 miliardi di euro”.

La prima vacanza di dicembre si svolge all’insegna dell’affetto familiare e di coppia: il 35% degli intervistati, infatti, trascorre questo periodo con il proprio partner, mentre un altro 35% dichiara di partire con il coniuge e i figli.

“Il web – prosegue la Confederazione - rimane il modo preferito per pianificare ed acquistare il viaggio, scelto dal 42% di chi va in vacanza durante il ponte. Ma c’è un 14% – quota in ascesa sullo scorso anno – che decide di affidarsi all’esperienza di un’agenzia di viaggio o a un tour operator. E c’è anche un 13% che parte alla ventura, senza prenotazioni e un 8% che invece aspetta un’offerta last minute. A questi si aggiunge un 21% che non ha bisogno di prenotazioni, perché trascorre il ponte in una casa privata, di amici o di parenti. Il 2%, invece, opta per lo ‘scambio di casa’ per trascorrere i giorni di riposo prescelti”.

La meta per eccellenza è l’Italia stessa, dato sul quale concorda Federalberghi, anche se si registra un rinato interesse per il viaggio all’estero che dimostra un superamento delle paure verso il terrorismo, paure che lo scorso anno avevano tagliato gli espatri. In particolare 4 persone su 10 scelgono una capitale europea – soprattutto Vienna, Berlino, Madrid e Parigi -, mentre un 3% esce dai confini del nostro Continente.