Pubblicità in calo? Sì, ma solo quella classica. Infatti secondo una recentissima ricerca promossa da Ferpi e realizzata dalla Luiss Business school, con il supporto di Fondazione Coca Cola Hbc Italia, tutte le attività di advertising non convenzionale hanno sfiorato una percentuale del 57% dei budget, dato che supera il 70% nel caso delle pmi.

Le forme innovative sono parecchie: in primis le classiche azioni di pierre, poi le attività “one to one”, i crm, il trade marketing, le partnership ecc, insomma tutto il cosiddetto btl (beyond the line).
Emerge in piena luce il peso delle nuove forme di comunicazione digitale, anche non necessariamente governate in maniera diretta: passaparola, social network, forum, blog.

Ma qual è il target del btl? Secondo la maggior parte delle agenzie di comunicazione interpellate si tratta dei clienti, attuali e potenziali. “E’ possibile osservare – si legge nella ricerca -  che la crescente diffusione del btl è spiegata proprio anche dalla maggiore attenzione tributata agli stakeholder, quali target della comunicazione, considerata l’efficacia relativamente minore che nei loro confronti riesce ad avere la comunicazione pubblicitaria”.