Si aprono come ogni anno, da giovedì 2 o sabato 4 gennaio, per terminare a fine febbraio/primi di marzo, i saldi invernali e con essi arrivano le stime del giorno prima.

Le valutazioni non lasciano presagire molto di buono, specie perché il Black Friday, ormai un successo consolidato, ha già assorbito molte risorse degli italiani. A questo si sommano i numerosi sconti e ribassi che, già da qualche giorno, vengono offerti dai retailer online e offline.

Secondo una nota del Codacons ci sarà una pesante flessione degli acquisti durante il periodo di sconti, pari al -10% sullo scorso anno e una spesa media per famiglia di appena 145 euro. In calo anche il numero di cittadini che deciderà di fare compere in questo periodo: la percentuale si piazza su un modesto 40 per cento.
Una mezza débacle aggravata da le vacanze invernali lunghe - grazie a un calendario propizio - che hanno assorbito altre risorse.

“In tale contesto – scrive Codacons - i saldi di fine stagione appaiono inutili e obsoleti e andrebbero eliminati, per fare posto sia a iniziative come il Black Friday, che registrano il grande favore dei consumatori, sia alla liberalizzazione degli sconti, lasciando agli esercenti la facoltà di scegliere quando e come scontare la propria merce”.

Più ottimiste, si fa per dire, le valutazioni di Federconsumatori che, nel suo Osservatorio nazionale, parla del 38% dei consumatori coinvolti, ma anche di un budget, per nucleo familiare di 179,20 euro, cifra compressa, concorda la fonte, dal ‘Venerdì Nero’.

Anche secondo la consueta indagine Confesercenti Swg si registra una lieve riduzione dell’appeal rispetto ai saldi invernali del 2019, che hanno visto la partecipazione del 48% degli italiani. Aumenta invece dal 37 al 41% la quota di consumatori che deciderà se acquistare sul momento, in base alle offerte. Sul risultato pesa, in primo luogo, un meteo invernale più mite del solito in molte aree di Italia. Ma anche la concorrenza all’evento saldi da parte della bulimia di promozioni prenatalizie e natalizie cui sono stati sottoposti i consumatori, a partire proprio da un Black Friday particolarmente ‘ravvicinato’, a meno di un mese dal Natale.

Quest’anno, pronostica Confesercenti, in cima ai desideri degli italiani ci sono le scarpe: è la spesa prevista dal 47% di chi ha già deciso di comprare. Seguono prodotti di maglieria (45%), capispalla (27%), capi di camiceria (26%), magliette e intimo (entrambi al 22%). Ma c’è anche un 15% in cerca di borse ed un 12% di altri accessori, dalle sciarpe alle cinture.