Oggi, 30 ottobre, sciopero nazionale proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs e incontro al Mise per la vertenza che interessa i 18.000 lavoratori, indotto compreso, della rete vendita Auchan e Sma acquisita da Conad e da ieri, 29 ottobre, raggruppata sotto la nuova ragione sociale Margherita Distribuzione.

Per Filcams Cgil il timore è che Conad nasconda un’operazione con un impatto sociale drammatico, con esuberi sia tra i dipendenti diretti che tra quelli degli appalti dei servizi, della logistica e della vigilanza: per questo è stata dichiarata la mobilitazione e la richiesta al Ministero dello sviluppo economico di convocare le parti.

Secondo i sindacati “Conad dovrà innanzitutto fare chiarezza sulle reali capacità di risollevare le sorti della rete vendita. Solo un terzo di questa al momento è salvo e manca un progetto per gli ipermercati, per le sedi e la logistica e per i rischi di sovrapposizioni tra la rete acquisita dalla multinazionale francese e quella preesistente di Conad. Abbiamo il timore che potrebbero esserci migliaia di esuberi”, afferma Alessio Di Labio segretario nazionale di Filcams.

Sempre secondo Filcams Cgil se Conad vuole essere il leader di mercato deve prendersi la responsabilità della salvaguardia occupazionale e delle condizioni di lavoro, Sono questi i due obiettivi che il sindacato si pone e che verranno ribaditi il 30 ottobre 2019. In occasione dello sciopero i lavoratori faranno presidi in tutta Italia e sotto la sede del Mise, decisi a proseguire la mobilitazione fino a che Conad non darà risposte positive.

“La crisi del commercio deve essere affrontata tutelando i lavoratori e le imprese, imprese che non possono pensare di gestire la cosa facendo pagare il prezzo a lavoratrici e lavoratori che non hanno colpe - aggiunge Di Labio -. Questa istanza verrà posta anche al Ministero”.

Tuttavia Conad si è impegnata, proprio nell’incontro al Mise, ad annunciare il piano industriale per l’ex rete di Auchan Retail Italia. Il punto di vista di Conad, come riportato il 4 ottobre dal Corsera, in occasione della rottura fra le parti, è naturalmente molto diverso.

Il gruppo ha definito “strumentale la posizione di alcune organizzazioni sindacali, che imputano all’azienda di non avere avanzato proposte e di avere solo respinto le richieste del sindacato, o che diffondono informazioni non corrette le quali rischiano solo di inasprire un dialogo proficuamente avviato tra le parti, dialogo che, è auspicio dell’azienda, si spera possa proseguire. Sono da stigmatizzare le dichiarazioni per le quali sarebbero a rischio la certezza dello stipendio, la garanzia di condizioni dignitose di lavoro, così come l’azzeramento dei diritti”. Conad, continua il quotidiano “ha assicurato il pieno rispetto e l’applicazione di garanzie e diritti che sono applicati ai lavoratori che già operano nel network Conad”.

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